Calano i contagi ma, come sempre la domenica, diminuiscono anche i tamponi e in generale il trend del contagio in Lombardia resta tutto sommato in linea con quello degli scorsi giorni: l’ultimo bollettino del 22 novembre segnala ancora 5.094 nuovi casi totali nelle ultime 24 ore. Di questi, 477 sono debolmente positivi, 57 a seguito di test sierologico, 3.208 i nuovi guariti-dimessi (186.680 totali): sono purtroppo 165 le vittime tra sabato e domenica (20.524 da inizio pandemia) dopo l’aumento di 29.800 di tamponi processati nelle ultime 24 ore. Ad oggi in Lombardia sono positivi al Covid 164.406 persone: di questi, 155.066 sono in isolamento domiciliare con pochi o zero sintomi, 949 sono le terapie intensive (+13) e 8391 i ricoverati nei letti di degenza lombardi (+77). Le province più colpite nelle ultime 24 ore restano ancora Milano (+2208), Monza con 843 casi, Varese 326, Como 316, Pavia 211, Sondrio 218, Lecco 197, Brescia 196, Bergamo 129, Lodi 137, Mantova 142, Cremona 89.



IL BOLLETTINO DI IERI

Dal 27 novembre la Lombardia potrebbe tornare in zona arancione, se si confermano i lievi ma costanti “miglioramenti” sul bollettino quotidiano, sul monitoraggio Rt e sull’insieme dei 21 parametri dell’algoritmo Cts: gli ultimi aggiornamenti ieri hanno confermato il “raffreddamento” della curva di contagio, con ancora 8.853 nuovi casi in 24 ore su 44.294 tamponi processati. Rimangono purtroppo ancora alti i numeri sulle vittime positive al Covid (+169, 20.359 da inizio pandemia), si segnalano però 5.640 nuovi guariti-dimessi (su 183.472) oltre a 652 debolmente positivi e e 140 rintracciati con test sierologico. Ad oggi sono in tutto positivi al coronavirus in Lombardia 162.685 persone: di queste, 152.435 sono in isolamento con zero o pochi sintomi, 936 le terapie intensive occupate (+6), 8.314 i ricoveri negli ospedali lombardi (+10 ieri). Le province più colpite restano invece Milano (+3.232 nuovi casi), Varese (1970), Monza (758), Como (655) e Pavia (385).



CORONAVIRUS LOMBARDIA: ZONA ARANCIONE DA VENERDÌ?

«Sono circa 1.800.000 le dosi di vaccino distribuiti ad oggi a medici di Medicina generale, Asst e Rsa del territorio lombardo», rilanciava ieri la nota della Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia, in risposta alle polemiche sollevate nelle scorse settimane per il ritardo negli arrivi dei vaccini influenzali. «Dell’1,8 milioni finora distribuite sono state somministrate 410.000 dosi, Degli ulteriori 700.000 mila vaccini acquistati – prosegue la nota della Sanità lombarda – 50 mila verranno distribuiti entro domani, 200 mila entro il 30 novembre, 200 mila entro i primi 15 giorni di dicembre. 250 mila inoltre, sono già presenti nei magazzini e costituiscono le eventuali seconde dosi di Fluenz, l’innovativo vaccino spray per bambini, introdotto per la prima volta in Italia, per il quale la Regione attende di sapere dal Ministero della Salute se, come accade in altri Paesi europei, possa essere somministrato in dose unica, senza necessità di fare il richiamo». Nel frattempo si prepara a livello regionale e nazionale il piano di distribuzione dei primi vaccini Covid in arrivo da fine gennaio: sul fronte delle riaperture invece la Lombardia potrebbe vedere importanti novità a partire dalla giornata di venerdì prossimo, quando il nuovo monitoraggio Iss potrebbe cambiare il panorama delle classi di rischio in Italia. E così Lombardia, Piemonte e altre Regioni fissate in zona rossa ad inizio novembre potrebbero “slittare” ad arancione: contagi permettendo, l’indirizzo di un dicembre con qualche deroga si avvicina concretamente.