In 24 ore la Lombardia presenta ancora notevole aumento di contagi – in parallelo al record raggiunto di tamponi processati in un giorno, oggi giunto a 41.260 – portano il nuovo bollettino della Regione a 7.558 nuovi casi: di questi, 229 sono debolmente positivi, 36 a seguito di test sierologico, 989 i guariti-dimessi (su 91.763 totali da inizio pandemia) e purtroppo ancora 47 morti in 24 ore (sui 17.357 totali). Ad oggi in Lombardia sono infetti dal coronavirus 61.406 cittadini: di questi, 292 sono ricoverati in terapia intensiva (+21), 3.072 ricoverati con sintomi nei reparti Covid (+357, dato allarmante) e i restanti 58.042 ancora in isolamento domiciliare senza sintomi o con molto pochi. È ancora Milano l’area più colpita, con contagi “stabili” a 2.708 unità (1092 nella sola città), mentre cresce il contagio a Varese con 1902 nuovi casi: a ruota Monza con 822, Como 440, Pavia 298 Brescia 288, Bergamo 252, Lecco 182, Cremona 130, Lodi 91, Mantova 125, Sondrio 55. (agg. di Niccolò Magnani)
IL BOLLETTINO DI IERI
I numeri della Lombardia – e in generale dell’intero panorama nazionale – non lasciano tranquille le autorità sanitarie e politiche: il bollettino coronavirus diffuso ieri ancora una volta “aggiorna” la quantità ormai esponenziale di crescita dei contagi (e di tamponi, ancora ieri 29.960 processati), quanto la curva in aumento (per ora costante) di ricoveri e ospedalizzazioni. In attesa del nuovo bollettino – diffuso come sempre da Palazzo Lombardia dopo le ore 16.30 sui propri canali social – sono i numeri emersi ieri a spaventare in prospettiva per le prossime settimane: 5.035 i nuovi positivi calcolati dai report delle singole Ats, di cui 260 debolmente positivi, 26 con test sierologico, 58 morti (su 17.310 da inizio emergenza) e per fortuna anche 418 nuovi guariti-dimessi su 90.774 totali. Ad oggi, in tutta la Lombardia, sono infetti dal Covid-19 54.884 persone (162.968 i totali da inizio pandemia): di questi, 271 sono ricoverati in terapia intensiva (+29 tra lunedì e martedì), 2715 i ricoveri con sintomi nei reparti Covid (+256 in sole 24 ore) e infine 51.898 in isolamento domiciliare con pochi o senza sintomi.
CORONAVIRUS LOMBARDIA: IL LOCKDOWN ESCLUSO
Sempre nel bollettino pubblicato ieri da Regione Lombardia, emerge come la diffusione nelle province del Sars-CoV-2 sia particolarmente diffuso nell’area di Milano (ancora la più “pericolosa” con 1940 nuovi casi, 768 in città), segue Monza con 1362, Varese 263 in sole 24 ore, Lecco 198, Como 215. Proprio per questi numeri ieri era avanzata la possibilità – con diversi retroscena sui quotidiani nazionali – di un imminente lockdown totale regionale che andasse oltre le norme del Dpcm e del coprifuoco già presenti dalla scorsa settimana. E invece prima con una nota ufficiale del Governatore Attilio Fontana e poi in serata con la firma di una nuova ordinanza – la 624 del 27 ottobre – si è escluso per il momento qualsiasi intervento di “zona rossa” tanto per la Lombardia quanto per l’area di Milano. «Quello che stiamo facendo serve proprio a evitarlo», spiega il Presidente lombardo escludendo la possibilità di un lockdown, seguito a ruota dal sindaco di Milano Beppe Sala «Ho appena ricevuto un sms di un virologo di cui mi fido molto che dice che ieri c’erano circa 80 pazienti intubati a Milano e 200 in Lombardia. Anche nella peggiore delle ipotesi avremmo 10-15 giorni per decidere un eventuale lockdown. La media intensità di cura è il punto che intasa gli ospedali, che hanno il tema di una massa enorme di ricoveri. Non credo sia irrisolvibile e che ci debba portare a un lockdown generale adesso». Intanto nella nuova ordinanza – che recepisce gli ordinamenti del Dpcm 24 ottobre – si estende fino al 24 novembre prossimo l’obbligo di coprifuoco dalle 23 alle 5, la DAD al 100% per le scuole superiori e la chiusura di tutte le attività ristoratrici dopo le ore 18, proprio come imposto dal decreto del Presidente Conte.