Mentre a ore la Lombardia potrebbe seriamente tornare nelle ore più buie della scorsa primavera con il nuovo lockdown “locale” previsto dal Dpcm in uscita, il bollettino quotidiano con i nuovi casi di Covid-19 nei territori registra ancor 6804 nuovi positivi totali in 24 ore: di questi, 319 sono debolmente positivi, 42 a seguito di test sierologico, 117 le vittime (dato molto alto, con la quota generale che cresce a 17.752 decessi) e 2539 guariti-dimessi, sui 100.115 da inizio pandemia. Dopo gli ultimi 32.337 tamponi processati in un giorno, in Lombardia sono positivi al coronavirus 98.566 persone: di questi, 93.351 sono in isolamento domiciliare con pochi o zero sintomi, 475 le terapie intensive occupate (+40), 4740 i ricoverati con sintomi nei reparti Covid, +334 nelle ultime 24 ore. L’incremento dei casi per provincia vede ancora Milano in testa con 2829 contagi (999 in Milano città), segue Varese con 1192 casi, Monza 838, Como 459, Pavia 294, Mantova 230, Bergamo 185, Lecco 169, Sondrio 150, Cremona 107, Brescia 99, Lodi 58.
#Bollettino di #RegioneLombardia con i #dati di #coronavirus di oggi 3 Novembre 2020 pic.twitter.com/DrmyMhie26
— ilSussidiario (@ilsussidiario) November 3, 2020
IL BOLLETTINO DI IERI
La Lombardia vive in una sorta di “limbo sospeso” in attesa del nuovo Dpcm che dovrà chiarire in quale “zona” verrà inserita nelle tre fasce di rischio, anche se molto probabile resta quella più critica (rossa) visti i numeri del contagio che ancora ieri nel bollettino della Regione mostrano una importante sofferenza per l’ospedalizzazione. Nel pomeriggio si attendono i nuovi dati sia del bollettino regionale e sia del monitoraggio Iss “anticipato” al martedì per permettere al Governo di formulare l’intera composizione del nuovo Decreto anti-Covid (firma entro domani). Ieri in Lombardia i nuovi casi generali registrati sono stati 5278, di cui 146 debolmente positivi, 25 con test sierologici, 46 vittime (su 17.635 totali) e 889 guariti-dimessi (su 97.576): il consueto calo dei tamponi nel weekend (“solo” 24.087 nella giornata di ieri) porta al momento il numero dei positivi attuali in Lombardia a 94.418 persone. Di questi, 89.577 sono in isolamento domiciliare con pochi o zero sintomi, 435 le terapie intensive occupate (+17) e 4.406 i ricoverati in reparti Covid (+160 solo ieri): l’incremento dei casi per provincia vede ancora Milano come la più “malata” di Lombardia con 2242 nuovi casi in 24 ore, segue Monza 879, Como 733, Varese 486, Brescia 251, Lecco 197.
CORONAVIRUS LOMBARDIA: QUALI SONO LE PROSSIME RESTRIZIONI
«Dividere le Regioni in fasce di rischio? Un modello che non coincide con quanto richiesto dalla Conferenza delle Regioni secondo cui non bisognava differenziare i provvedimenti tra territori e territori, ma agire con scelte di carattere nazionale. Richiesta, questa, a oggi, non accolta dall’Esecutivo», così ha spiegato ieri il Governatore di Regione Lombardia Attilio Fontana al termine dell’incontro con i sindaci dei capoluoghi lombardi per scongiurare l’ipotesi lockdown per Milano e per le aree più colpite. «Ad oggi lato Regione Lombardia non si ipotizza nemmeno lontanamente di andare verso un lockdown stile marzo e aprile e io lo condivido», ha spiegato invece il sindaco di Milano Giuseppe Sala. Sono ore però importanti quelle che attendono la Lombardia visto che nel prossimo Dpcm è proprio la regione governata da Attilio Fontana a risultare – assieme a Piemonte, Puglia e Calabria – la maggiore “candidata” ad entrare in zona rossa. Tra le misure in campo – non ancora però confermate dal testo del Dpcm ancora mancante – si discutere di forte limitazione degli spostamenti, con uscita di casa solo per lavoro, salute e spesa (obbligo autocertificazione), chiusi bar e ristoranti e negozi non di prima necessità. Chiusi parrucchieri e centri estetici, si potrà fare attività sportiva all’aperto e sulla scuola occorre capire se impostare Dad anche alle scuole medie, mentre si manterrebbero aperte tutte le attività produttive (fabbriche e aziende).