Non sono gli oltre 11mila casi di ieri, ma resta comunque la Lombardia la regione più colpita anche oggi dal coronavirus nel proprio bollettino quotidiano regionale: con 38.188 tamponi processati, i nuovi casi registrati sono 6.1318. Di questi, 323 sono debolmente positivi, 49 a seguito di test sierologico, 1.420 guariti-dimessi (su 110.001 totali) e purtroppo ancora 117 morti in 24 ore (18.343 da inizio emergenza). Al momento in Lombardia sono contagiati dal coronavirus 132.410 persone: di questi, 125.535 sono in isolamento domiciliare con pochi o zero sintomi, 650 sono in terapia intensiva (+40), 6.225 ricoverati in reparti Covid (+412 rispetto alla giornata di sabato). Le province più colpite ancora una volta restano Milano (+2956, di cui 1204 in città), Monza (877 nuovi casi), Varese 620, Brescia 545, Pavia 313, Como 174, Lecco 136, Mantova 135, Bergamo 123, Sondrio 114, Cremona 99, Lodi 57.



IL BOLLETTINO DI IERI

Ieri la Lombardia “forniva” il 29% dei contagi totali di tutto il Paese: in “zona rossa” dal 6 novembre scorso, la Regione sta continuando l’opera di rinforzamento delle strutture sanitarie per evitare un collasso al momento , va detto, tutt’altro che vicino. Il bollettino offerto ieri da Palazzo Lombardia – in attesa di conoscere il nuovo in arrivo dopo le ore 17 questo pomeriggio – registrava 11.489 nuovi casi totali di Covid in 24 ore: di questi, 569 sono debolmente positivi, 104 a seguito di test sierologici, 1.118 guariti-dimessi e purtroppo anche 108 morti (quota totale a 18.226 da inizio emergenza). Al momento però in Lombardia sono positivi al Covid-19 127.629 persone: di queste, 121.206 sono in isolamento domiciliare con pochi o zero sintomi, 610 ricoverate in terapia intensiva (+40), 5813 sono invece nei reparti Covid con sintomi (+250 solo ieri). Le province più colpite dai contagi del coronavirus restano Milano con 4520 casi tra venerdì e sabato (1758 in città), Monza con 1638 nuovi casi, Varese 1122, Como 891, Brescia 710, Bergamo 382, Mantova 359, Pavia 550, Lecco 283, Lodi 207, Sondrio 135.



CORONAVIRUS LOMBARDIA: LA RICHIESTA DI GALLERA ALL’ATS

Nell’attesa del nuovo bollettino Covid di Regione Lombardia, all’interno dello scontro ancora accesissimo tra Regioni e Governo centrale per la modalità di suddivisione delle aree di rischio con l’ultimo Dpcm, ieri il Ministro della Salute Roberto Speranza ha fatto sapere che «Passare a misure più leggere in alcune zone della Lombardia è un’ipotesi che è prevista già dalle norme vigenti. Chiaramente va analizzato il quadro epidemiologico, cioè va fatto sulla base di dati concreti». Lo ha spiegato a “Stasera Italia Weekend”, rispondendo alle richieste di Bergamo e Brescia di adottare misure meno rigide per le due province visto i casi minori rispetto a Milano, Monza, Pavia e Varese: «E’ una ipotesi che può essere valutata», ha replicato Speranza. Intanto per far fronte all’emergenza ospedaliera, l’assessore al Welfare Lombardia Giulio Gallera ha mandato disposizione all’Ats di individuare nuovi 1500 posti “sub acuti” per i prossimi giorni: «I posti letto saranno trovati in parte riconvertendo posti letto ‘no covid’ e in parte mettendone a contratto di nuovi, proprio per accogliere ospiti positivi, asintomatici o pauci sintomatici, provenienti anche dalle strutture residenziali per anziani e disabili», ha replicato Gallera alle critiche giunte in Consiglio Regionale dai banchi del Pd.