Calano ulteriormente contagi e anche vittime nell’ultimo bollettino del Ministero della Salute di oggi che sconta però – come da tradizione nei weekend – le minori segnalazioni dai punti Covid sparsi in tutte le Rsa regionali: i dati aggiornati del Ministero della Salute mostrano ad oggi 3.995 nuovi casi di coronavirus nelle ultime 24 ore, con 6.573 nuovi guariti-dimessi e 72 morti positivi al tampone (125.225 da inizio pandemia).



Il tasso di positività sale al 2,2% (+0,6%) ma è frutto soprattutto del calo di tamponi-test rapidi processati, oggi 179.391: sono in tutto 281.092 gli italiani ancora positivi al coronavirus, con 9.161 ricoverati in corsia Covid (calo di 327 unità in sole 24 ore) e 1.410 terapie intensive occupate (20) con i restanti 270.521 che restano in isolamento domiciliare (-2.305). Sopra quota 1000 contagi a livello regionale oggi nessuno per fortuna superare tale soglia: Lombardia con +711 nuovi casi, Campania +628, Lazio +413.



IL BOLLETTINO DI IERI

Il calo dei ricoveri e dei contagi non è dimostrato solo dal singolo e quotidiano bollettino del Ministero della Salute: sono i trend settimanali, non da ultimo il monitoraggio Iss di venerdì 21 maggio, a confermare il calo del coronavirus in Italia. Nei dati di ieri ancora purtroppo 125 morti, tantissimi seppur in quantità minore rispetto a solo qualche settimana fa: i nuovi casi sono stati 4.717, con 12.633 guariti-dimessi e un tasso di positività che cala ancora all’1,6% (-0,3%) a fronte di 286.603 tamponi-test rapidi processati.

Nel nostro Paese restano attualmente 283.744 italiani contagiati dal Covid-19, di questi 272.826 in isolamento domiciliare, 1.430 in terapia intensiva (con un calo di 39 unità rispetto al giorno precedente) e 9.488 i ricoverati in corsia Covid con un drastico e ulteriore calo di 437 unità rispetto a venerdì. In attesa dei nuovi dati in arrivo oggi pomeriggio con il bollettino del Ministero della Sanità, ieri sera il commissario all’emergenza Francesco Paolo Figliuolo ha fatto il punto sullo stato attuale della pandemia in Italia e sulla campagna vaccinale.



CORONAVIRUS ITALIA, IL PUNTO DI FIGLIUOLO

«In una fase successiva, in previsione di eventuali ulteriori richiami, si dovrà valutare la possibilità di ricondurre l’attività vaccinale quanto più possibile nell’alveo di tutte le strutture ordinarie del Servizio sanitario nazionale arrivando a coinvolgere la totalità dei medici di medicina generale, pediatri di libera scelta farmacisti e altri operatori del Ssn, al fine di realizzare un sistema di vaccinazioni sostenibile e stabile nel tempo, senza dover ricorrere a misure emergenziali»: il commissario Figliuolo ha declinato così le nuove linee guida sulla campagna vaccinale, confermando l’ottimo lavoro svolto negli ultimi mesi a livello regionale e nazionale (come anche ribadito dal Premier Draghi nell’ultima conferenza di giovedì scorso).

«Il graduale passaggio da vaccinazioni effettuate in maniera centralizzata presso gli hub vaccinali verso un sistema di ‘vaccinazioni delocalizzate’, molto più capillare e prossimo ai cittadini, permetterà di completare l’immunizzazione delle categorie più fragili, degli over 80, dei cittadini con comorbilità e ridotta mobilità, non ancora completamente intercettate dell’attuale modalità organizzativa e che potranno essere raggiunti a domicilio e comunque in luoghi ad ed esso prossimi», ha concluso il generale degli Alpini che è succeduto a Domenico Arcuri.