Con il numero di tamponi sotto quota 100mila – elemento normale nel bollettino post-weekend – resta comunque molto basso il tasso di positività del coronavirus in Italia, sceso fino al 10,5%.
Il bollettino offerto dal Ministero della Salute con i nuovi dati di oggi 23 maggio registra l’aumento di 9.820 nuovi casi di Covid-19, con un boom ancora una volta per i guariti-dimessi – ben 27.490 – e il numero di morti che raggiunge invece quota 80 positivi al Covid, dato totale da inizio pandemia invece è 166.032 decessi. Al momento nel nostro Paese sono positivi al tampone 833.047 italiani: di questi, 6.679 sono ricoverati in ospedale con sintomi (13 in meno rispetto alla giornata di ieri) mentre 291 sono le terapie intensive occupate, 1 in meno rispetto al bollettino di domenica. (agg. di Niccolò Magnani)
IL BOLLETTINO COVID DI IERI
Inizia oggi una nuova settimana, è lunedì 23 maggio 2022, e come sempre nelle prossime ore andremo a visionare il relativo bollettino coronavirus del ministero della salute. Nel pomeriggio scopriremo l’andamento della curva pandemica che ci mostrerà l’evoluzione del covid nelle ultime 24 ore, a cominciare dai contagi, che stando al bollettino coronavirus del ministero della salute di ieri sono stati in totale 17.744 su 160.995 tamponi processati fra antigenici rapidi e molecolari. Il tasso di positività continua a viaggiare su numeri alti, ieri pari al 10.3 per cento, e resta ancora molto alto, purtroppo, il numero dei morti da covid.
Nelle ultime 24 ore, infatti, sono stati 34 gli italiani deceduti per il coronavirus, e ciò significa che dallo scoppio della pandemia in Italia, il 20 febbraio del 2020, sono morte 165.952 persone. Diamo infine uno sguardo ai ricoverati, leggasi 292 in terapia intensiva, ed altri 6.400 in area medica, per un totale rispettivamente di -9 e -170 alettati, e uno alla regione Lombardia, per cui il bollettino di ieri ha comunicato altri 2.276 casi di positività.
BOLLETTINO CORONAVIRUS MINISTERO SALUTE 23 MAGGIO: DIBATTITO SULLE MASCHERINE A SCUOLA
Situazione covid quindi sempre sotto controllo e anche per questo in questi giorni si è acceso il dibattito sull’utilizzo delle mascherine a scuola, e soprattutto in occasione dell’esame di maturità che si terrà fra poche settimane. A riguardo il ministro dell’istruzione, Patrizio Bianchi, ha spiegato negli scorsi giorni: “Ci affidiamo al mondo della salute, non siamo ancora fuori. Qualcuno mi dice: ‘Perché posso andare in un ristorante o stare fra di noi ed invece a scuola devo portarla la mascherina?’ Perché a scuola ci si sta cinque ore. Siamo già arrivati in fondo, un attimo di cautela. C’è un valore educativo in tutto questo. Noi abbiamo insegnato ai nostri ragazzi ad avere attenzione e rispetto per gli altri, non si può far passare il messaggio che togliere la mascherina sia un atto di liberazione. È un atto di responsabilità, è diverso”.
Contraria però l’associazione nazionale presidi, con il numero uno Antonello Giannelli che parla di polemica “inutile e diseducativa. Che insegnamento stiamo dando agli studenti che vedono degli adulti continuare a litigare sul rispetto di una regola faticosamente appresa e rispettata? Abbiamo un’autorità sanitaria preposta ad assumersi la responsabilità di decisioni e ritengo che su questo non ci debbano essere ulteriori discussioni”.