Nelle ultime 24 ore il Ministero della Salute ha registrato l’aumento di 1.772 nuovi casi di coronavirus in Italia: il bollettino stilato oggi 27 settembre vede confermare l’evoluzione non drammatica della variante Delta negli ultimi 2 mesi.
Assieme ai 2.892 nuovi guariti-dimessi, si segnalano purtroppo anche 45 morti positivi al Covid tra domenica e lunedì: il tasso di positività in Italia cresce ancora poco fino all’1,4% (+0,3%), a fronte degli ultimi 124.077 tamponi-test rapidi processati. Al momento sono in tutto 102.244 gli italiani ancora positivi al Covid, di cui però 97.105 in isolamento domiciliare, 3.487 i ricoverati nei reparti ordinari (+52) e 488 le terapie intensive occupate a livello nazionale (+5 rispetto a ieri). A livello regionale, il bollettino inquadra negli ultimi 24 ore 422 nuovi contagi in Sicilia, segue Veneto con 316, Emilia Romagna 340, Lombardia 304, Toscana 263, Lazio 272. (agg. di Niccolò Magnani)
IL BOLLETTINO DI IERI
Facciamo il punto sulla pandemia di covid in Italia con il bollettino coronavirus del ministero della salute di oggi, lunedì 27 settembre 2021. Come vi diciamo spesso e volentieri, oggi è lunedì, di conseguenza il report mostrerà dei numeri al ribasso per via dei pochi tamponi processati. In ogni caso la curva sta lentamente decrescendo, così come è stato confermato anche dal bollettino di ieri, quando i nuovi positivi emersi sono stati solo 3.099 a fronte di 276.221 tamponi anti covid elaborati, sia antigenici quanto molecolari.
Il tasso di positività si mantiene in linea con quello degli ultimi giorni, pari all’1.1%, mentre per quanto riguarda le vittime, si torna sotto i 50 morti, precisamente 44. In merito alla situazione ospedaliera, si registra un calo di 62 pazienti in degenza normale, dove al momento vi sono 3.435 persone allettate per covid, mentre lieve rialzo in terapia intensiva, +2 per un totale di 483 pazienti gravi. Infine, a livello regionale, segnaliamo la Lombardia con 304 nuovi contagiati (qui il report completo).
BOLLETTINO CORONAVIRUS MINISTERO SALUTE 27, PALÙ SULLA TERZA DOSE
Intanto nella giornata di ieri è tornato allo scoperto Giorgio Palù, il presidente dell’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco, che in merito alla possibilità che l’intera popolazione vaccinale venga sottoposta alla somministrazione della terza dose ha spiegato: “La terza dose a tutta la popolazione italiana – le sue parole ai microfoni del Corriere della Sera – dipenderà dall’andamento della curva epidemica nel Paese, dalla circolazione globale del virus e dalla durata dell’immunità sia naturale sia artificialmente acquisita con la vaccinazione nei vari strati di popolazione”.
“Gli studi – ha proseguito Palù – sul campo stanno dimostrando che, dopo circa sei mesi, si assiste a un certo calo della risposta anticorpale e alla possibilità di infettarsi; ricordo però che gli attuali vaccini, allestiti contro un virus in circolazione ormai da due anni, sono ancora efficacissimi nel proteggerci dal Covid grave e dall’evento letale”.