IL BOLLETTINO DEL MINISTERO SALUTE DI OGGI
La variante Omicron continua a “spingere” i contagi di coronavirus in Italia senza però la “propulsione” vista ieri: il tasso di positività in 24 ore scende dal 21,9% al 15,3% (-6,6%), complice il rialzo dei tamponi processati (445.321 oggi, poco più di 200mila ieri).
Il bollettino del Ministero della Salute registra un aumento totale di 68.052 nuovi casi di contagio da Covid-19: sono 140 i morti positivi, 137.786 da inizio pandemia, mentre i guariti-dimessi restano +13.379 (5.133.272 totali). Ad oggi sono attualmente positivi al tampone ben 1.125.052 italiani (+54.515): di questi però, 1.111.368 sono in isolamento domiciliare, 12.333 i ricoverati in reparti ordinari Covid (+577) e 1.351 terapie intensive (+32 rispetto a ieri). Le Regioni più colpite dall’andamento dei contagi sono Lombardia (+13.421), Emilia Romagna (8.014), Campania (6.553) e Piemonte (6.468). (agg. di Niccolò Magnani)
RISCHI COVID PER LE PROSSIME SETTIMANE: PARLA CARTABELLOTTA
«Rischiamo due milioni di postivi e gli ospedali pieni»: è allarmante lo scenario delineato da Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, intervenuto a “L’Italia s’è desta” su Radio Cusano Campus.
In attesa del bollettino coronavirus diffuso dal Ministero della Salute oggi pomeriggio, il monito lanciato dal Gimbe al Governo è quello di orientarsi verso nuove decisioni restrittive per evitare il collasso del sistema sanitario. «Tutte le misure messe in campo finora dal governo – ha attaccato Cartabellotta – sono una sommatoria di pannicelli caldi che non riescono a rallentare la circolazione del virus. Abbiamo una quantità enorme di casi, mai vista tanto che molti hanno definito la Omicron come il virus più contagioso della storia e i numeri che stiamo vedendo la dicono chiaro in questo senso. Abbiamo in media mobile circa 100 mila casi al giorno». Il rischio di arrivare a 2 milioni di postivi significa possibili ingolfamenti sul fronte ricoveri, sebbene con Omicron i numeri crescano molto più lenti per rianimazioni e reparti Covid rispetto all’infezione in quanto tale. Posizione diametralmente opposta quella invece suggerita dal professor Alberto Zangrillo, prorettore dell’università Vita-Salute San Raffaele di Milano e direttore del Dipartimento di anestesia e terapia intensiva dell’Irccs ospedale San Raffaele. Nella lunga intervista a “Libero Quotidiano” il medico di Silvio Berlusconi sostiene che «Omicron è quello che tutti vedono: diffusa, contagiosa, pericolosa per le persone non vaccinate e fragili. Il ciclo completo di profilassi vaccinale sta dimostrando efficacia straordinaria nel controllo dell’espressione patologica nei soggetti contagiati: malattia molto meno grave e a veloce evoluzione benigna». (agg. di Niccolò Magnani)
COVID ITALIA, I DATI DI IERI
E’ il 3 gennaio 2022, primo lunedì dell’anno. Passati i festeggiamenti per l’avvento del nuovo anno, anche oggi, dopo le ore 17:00, tornerà il classico comunicato sull’andamento del covid il nuovo bollettino coronavirus del ministero della salute. Si inizia così, come qualcuno temeva, l’anno solare, con una nuova ondata di covid che sta facendo registrare numeri record, anche se rispetto a un anno fa, i vaccini sembrano mitigare l’effetto dell’infezione, e la quasi totalità dei nuovi positivi non finisce in ospedale, per lo meno, non in terapia intensiva.
In attesa del report di oggi rivediamo brevemente il bollettino di ieri, quando i nuovi contagiati emersi sono stati in totale 61.046 a fronte di 278.654 tamponi processati, sia antigenici quanto molecolari. L’incidenza dei positivi sul totale dei test schizza al 21.9 per cento, mentre il numero di decessi da covid ieri ha toccato quota 133 (totale 137.646). Negli ospedali ad oggi troviamo 1.319 pazienti ricoverati in terapia intensiva, +22 rispetto al precedente bollettino, e altri 11.756 in area medica (+491). Infine uno sguardo alla regione Lombardia dove i contagiati, come da bollettino di ieri, sono stati 10.425.
BOLLETTINO CORONAVIRUS MINISTERO SALUTE 3 GENNAIO: IL COMMENTO DI SILERI
Intanto nella giornata di ieri è tornato a parlare il sottosegretario alla salute, Pierpaolo Sileri, che ha di fatto commentato le nuove misure introdotte dal governo in merito ad un’estensione del green pass, e soprattutto, alla riduzione della quarantena per i vaccinati: “Cambiare strategia è necessario per adattare i provvedimenti a un virus mutevole”, le parole dell’esponente del Movimento 5 Stelle, riportate nella giornata di ieri da Skytg24.it.
“Il virus cambia – ha proseguito – oggi abbiamo la Omicron, che un mese e mezzo fa non c’era, e dobbiamo adattare ciò che facciamo all’evidenza di un virus che è mutevole”. E ancora: “stiamo modulando le armi a disposizione contro una determinata malattie che è mutevole. E’ facile dire col senno del poi che prima avevamo sbagliato”, ha rilevato, perché “ora abbiamo un altro virus” che “contagia cinque volte tanto. Dobbiamo adattarci – conclude – come lui si adatta mutando, noi ci adattiamo a lui facendo degli atti, compreso il Green pass”.