Con un cospicuo ritardo nella diffusione rispetto al consueto, il bollettino coronavirus del Ministero della Salute certifica nelle ultime 24 ore un aumento molto limitato di nuovi casi positivi (+3.804), mentre sono molti di più i guariti-dimessi tra mercoledì e giovedì, ovvero 5.714. Il conto delle vittime in Italia sale di altre 51 unità (130.921 da inizio pandemia), mentre il tasso di positività resta stabile in bassa quota all’1,2% (+0,1%) a fronte dei 308.836 tamponi processati nelle ultime 24 ore.



Sul fronte ospedali, è ingente il calo ancora una volta dei ricoverati in tutto il Paese: 94.308 gli italiani ancora positivi al tampone, 90.670 ancora in isolamento domiciliare, 3198 sono i ricoveri nei reparti ordinari (calo di 119 unità), 440 invece i posti ancora occupati in terapia intensiva, calo di 10 rispetto alla giornata di mercoledì. (agg. di Niccolò Magnani)



IL BOLLETTINO DI IERI

E’ giovedì 30 settembre 2021, ultimo giorno del mese, e anche oggi è atteso il nuovo bollettino coronavirus del ministero della salute. A poche settimane dalla riapertura delle scuole nella gran parte delle regioni italiane, i dati continuano ad essere positivi, e anche il bollettino di ieri lo ha confermato. I nuovi casi di positività emersi sono stati infatti 3.212 a fronte di 294.452 tamponi analizzati, sia antigenici che molecolari, per un tasso di positività pari allo 1.1% (+0.2%) un dato sempre ottimo.

Purtroppo si sono verificati anche ieri dei morti per covid, leggasi 63 (totale da inizio pandemia 139.870), mentre a livello regionale segnaliamo i 438 nuovi contagi emersi in Lombardia (qui il bollettino completo). Infine, per quanto riguarda la situazione ospedaliera, anche in questo caso i numeri comunicati dal ministero sono positivi, visto che i pazienti più gravi, quelli al momento ricoverati in terapia intensiva, sono diminuiti di 9 unità (totale pari a 450), mentre in degenza normale al momento vi sono 3.317 pazienti, in diminuzione di 101 unità.



BOLLETTINO CORONAVIRUS MINISTERO SALUTE 30 SETTEMBRE: BASSETTI SU RIAPERTURA DISCOTECHE

Intanto si moltiplicano sempre di più gli appelli affinchè vengano riaperte le discoteche, e ad unirsi al coro vi è anche Matteo Bassetti, noto primario di malattie infettive della clinica San Martino di Genova. “Dobbiamo evitare di avere un approccio ideologico – le parole del camice bianco, riportate ieri da SkyTg24.it – ad un certo punto sono state bollate come responsabili delle seconda ondata ma non è stato così: quel picco di casi c’è stato per altri motivi come la riapertura delle scuole, un andamento stagionale del virus. Le discoteche questa estate erano chiuse e i contagi sono stati più alti che nel 2020”.

Quindi il dottore di Genova ha aggiunto: “Nel Governo c’è qualcuno che ha un atteggiamento ideologico, molto italico. Bisogna cercare di spiegare a Draghi e a Speranza che non sono un luogo di perdizione dove non si possono fare controlli, dove la gente si bacia e salta in modo incontrollato. Si possono riaprire con il Green pass e con un limite alla capienza iniziale al 40-50%. Non c’è nessun motivo per tenerle chiuse, siamo l’unico Paese in Ue a non averle riaperte”.