Fa il suo esordio il bollettino coronavirus Italia in formato settimanale. Una delle novità introdotte dal governo Meloni è la statistica settimanale sull’andamento della pandemia da Covid-19 e pochi istanti fa è arrivato l’aggiornamento del ministero della Salute. Da giovedì 27 ottobre a giovedì 3 novembre sono stati registrati 166.824 nuovi casi positivi e 496 decessi. Il conto sale rispettivamente a 23.642.011 casi totali e 179.436 vittime da febbraio 2020.
I dati di questa settimana sono in calo rispetto alla settimana precedente (20-27 ottobre), quandoi nuovi casi erano stati 220.554, con 582 decessi. In ribasso, inoltre, il numero degli attualmente positivi, ovvero delle persone che adesso hanno il virus: da 484.241 a 425.111, 59.130 in meno. Capitolo ricoverati: +15 pazienti in terapia intensiva (totale 238) e -277 pazienti negli altri reparti Covid (6.604). (Aggiornamento di MB)
ATTESO PER OGGI IL NUOVO BOLLETTINO CORONAVIRUS DEL MINISTERO DELLA SALUTE
È atteso per oggi venerdì 4 novembre il primo bollettino coronavirus dopo lo “stop” della pubblicazione quotidiana del report di Ministero della Salute e Protezione Civile andata ininterrottamente in “scena” dal 24 febbraio 2020 fino al 28 ottobre 2022. La svolta avviata dal Governo Meloni e dal Ministro della Salute Orazio Schillaci intende mantenere l’informativa sull’andamento della pandemia senza però riportare ogni giorno il “bollettino” spesso causante nel recente passato preoccupazioni circa “risalite” della curva di contagio poi semplicemente risoltesi in normali concause circostanziali. E così assieme al monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità, ogni venerdì da oggi verrà diffuso anche il bollettino del Ministero della Salute con l’aggiornamento sui numeri di casi, vittime, ricoveri e persone attualmente contagiate dalla malattia del Sars-CoV-2.
«Il Ministro della Salute Orazio Schillaci, a sei mesi dalla sospensione dello stato d’emergenza e in considerazione dell’andamento del contagio da Covid-19, ritiene opportuno avviare un progressivo ritorno alla normalità nelle attività e nei comportamenti, ispirati a criteri di responsabilità e rispetto delle norme vigenti. Pertanto, anche in base alle indicazioni prevalenti in ambito medico e scientifico, si procederà alla sospensione della pubblicazione giornaliera del bollettino dei dati relativi alla diffusione dell’epidemia, ai ricoveri e ai decessi, che sarà ora reso noto con cadenza settimanale»: lo si legge nel comunicato diffuso dal Ministero della Salute lo scorso 28 ottobre. Viene ovviamente fatta salva la possibilità per le autorità competenti «di acquisire in qualsiasi momento le informazioni necessarie al controllo della situazione e all’adozione dei provvedimenti del caso».
STOP BOLLETTINO CORONAVIRUS QUOTIDIANO: GLI ESPERTI DIVISI
In attesa dunque che il Ministero della Salute, probabilmente nel pomeriggio (come avveniva anche per il bollettino quotidiano, attorno alle ore 17), diffonda il nuovo bollettino con gli aggiornamenti settimanali, non tutti gli esperti si dicono concordi con la scelta del Ministro Schillaci. Secondo l’ex consigliere del Ministro Speranza, il docente di Igiene all’università Cattolica di Roma Walter Ricciardi raggiunto sul tema dall’AGI, «È una decisione che mi lascia molto perplesso quella di Schillaci: l’importante è che almeno l’accesso ai dati sia garantito. Le strategie di comunicazione per il pubblico sono discrezionali, ma l’andamento dell’epidemia è preoccupante e quindi l’occhio degli epidemiologi è fondamentale. È un errore gravissimo inoltre far tornare i sanitari non vaccinati a lavorare. Io avrei tenuto anche le mascherine nei luoghi affollati dove ci sono fragili. Dunque lasciare gli operatori non vaccinati accanto ai più deboli in ospedale è un errore gravissimo nei confronti di loro stessi e soprattutto dei pazienti».
Di contro l’infettivologo Matteo Bassetti, direttore della clinica malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, sempre all’AGI sostiene che lo stop al bollettino quotidiano è «giustissima. Ho apprezzato molto le parole di Schillaci su ‘un ritorno progressivo alla normalità’ e la cosa più urgente è tornare alla normalità in ospedale per il Covid. È necessario togliere l’isolamento obbligatorio dei positivi, creare bolle nei reparti e togliere il bollettino quotidiano. Inoltre andrebbero fatti meno tamponi anche a chi entra in ospedale. Mi sembra si vada nella direzione di una normalizzazione del fenomeno e questo è importante». Il presidente dell’Associazione GIMBE, Nino Cartabellotta ritiene giusto sospendere il bollettino quotidiano a vantaggio di quello settimanale, ma contesta lo stop «della pubblicazione quotidiana dei dati grezzi sul Covid 19 che hanno finora alimentato un virtuoso processo di collaborazione tra ricercatori, società civile e Istituzioni». Il riferimento è agli open data pubblicati su Github e che venivano usati dai ricercatori per analizzare la situazione epidemiologica nazionale: «la Fondazione Gimbe è impossibilitata a garantire il monitoraggio indipendente condotto negli ultimi due anni e mezzo a beneficio della cittadinanza, delle Istituzioni e degli organi di informazione. È inaccettabile che il pubblico accesso al patrimonio comune dei dati quotidiani sulla pandemia venga interdetto dal Ministero della Salute, con un anacronistico passo indietro sulla trasparenza», conclude Cartabellotta in una dura nota.