Torna a calare il tasso di positività al coronavirus in Italia: è sceso al 3,28%, quindi c’è un calo dello 0,4 per cento. Questo perché sono emersi 10.554 contagiati sui 328.612 tamponi processati. In calo anche il numero dei morti: sono 207 i deceduti nelle ultime 24 ore. Più alto dei nuovi casi è il numero dei guariti: sono 15.580. Buoni segnali arrivano anche dagli ospedali: -55 e -536 è il saldo rispettivamente delle terapie intensive e dei ricoveri. Dunque, dall’inizio della pandemia Covid sono stati certificati 4.092.747 casi, i morti salgono nel complesso a quota 122.470, i guariti invece 3.572.713. Di conseguenza, le persone attualmente positive al coronavirus in Italia sono 397.564, di cui 378.980 in isolamento domiciliare. Le persone ricoverate in ospedale sono 16.331, in terapia intensiva 2.253, con 109 ingressi giornalieri.
La Regione che registra più casi nelle ultime 24 ore è la Lombardia con 1.759 contagi, a seguire la Campania con 1.382 casi e il Lazio con 1.063 contagiati. (agg. di Silvana Palazzo)
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CORONAVIRUS ITALIA, OGGI NUOVO BOLLETTINO
Il nuovo bollettino coronavirus del ministero della salute sarà comunicato nella serata di oggi, venerdì 7 maggio 2021. Nel frattempo andiamo a ripassare i numeri di ieri, rileggendo il report comunicato giovedì (qui il bollettino completo), che ha segnalato un leggero rialzo dei casi e del tasso di positività. Ieri i contagi sono stati infatti 11.807 a fronte di 324.640 tamponi processati, con un tasso di positività che è cresciuto di 0.4%, dal 3.2 al 3.6 attuale.
Resta stabile il numero delle vittime, ieri 258 contro le 267 comunicate nella giornata di mercoledì, mentre continuano ad essere positive le notizie dal fronte ospedaliero, dove troviamo al momento 16.867 persone ricoverate nei reparti di degenza ordinaria, numero decresciuto di ben 653 unità, e altre 2.308 in terapia intensiva, dato in calo di 60 pazienti. Per quanto riguarda le regioni con più casi, infine, la Lombardia torna a superare la soglia dei 2.000 contagi, leggasi 2.151 (qui il report di ieri), seguita dalla Campania a 1.504 e dalla Sicilia a 1.202.
CORONAVIRUS ITALIA: SECONDA DOSE DOPO 42 GIORNI?
Intanto il Cts ha dato come indicazione di allungare la seconda dose di vaccino a 42 giorni, poco meno di un mese e mezzo, di modo da favorire una somministrazione della prima dose a più persone possibili e creare così una prima protezione. “L’obiettivo è vaccinare più persone possibili con la prima dose – commenta Silvio Garattini, fondatore e presidente dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Irccs, parlando ai microfoni dell’Adnkronos – quindi la scelta di spostare a 42 gironi il richiamo per Moderna e Pfizer va bene. Abbiamo visto che in altri Paesi – ha aggiunto – la scelta ha funzionato. Ricordiamoci che fare la seconda dose è molto importante soprattutto negli anziani. Ma si possono aspettare anche 42 giorni”.
Concorde anche il direttore della clinica San Martino di Genova, Matteo Bassetti: “Allungare a 42 giorni il richiamo per i vaccini Pfizer e Moderna è una scelta di buon senso. Spostando la seconda dose si consente di vaccinare il doppio di delle persone, senza rischi perché la copertura dopo la prima dose è molto alta. Dal Cts e dall’Aifa è arrivata una decisione molto ragionevole”.
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