Raddoppiano le vittime tra ieri e oggi, mentre si conferma il trend in lieve risalita dei contagi da coronavirus in ogni parte d’Italia: così il bollettino diffuso dal Ministero della Salute registra nelle ultime 24 ore 68 morti positivi al Covid-19 (132.491 da inizio pandemia).

Il report quotidiano segnala anche 6.032 contagiati e 4.613 guariti, con un tasso di positività che scende allo 0,9% (-0,8%) a fronte del numero record di 645.689 tamponi processati tra lunedì e martedì. Il numero di italiani ancora contagiato dal Covid è di 100.205 unità, +1.430 rispetto a ieri: di questi, 96.348 sono in isolamento domiciliare, 3436 ricoverati nei reparti Covid degli ospedali italiani (+74 ricoveri in più), 421 terapie intensive occupate (+6).



IL BOLLETTINO DI IERI

Continua la nuova settimana di questo mese di novembre 2021, e anche oggi, martedì 9, andremo a scoprire l’evoluzione della pandemia di covid con il nuovo bollettino coronavirus del ministero della salute. L’appuntamento lo conoscete ormai tutti, dopo le ore 17:00, quando scopriremo appunto tutti i nuovi aggiornamenti, a cominciare dai nuovi contagiati, la situazione ospedaliera e le vittime. Nel frattempo possiamo rivedere velocemente il bollettino di ieri, quando i nuovi casi emersi sono stati in totale 4.197 su 249.115 tamponi analizzati, sia antigenici che molecolari.



Negli ospedali vi sono al momento 415 pazienti ricoverati in terapia intensiva, dato in crescita di 17 unità rispetto al report precedente, mentre in area medica il numero di allettati segna quota 3.362, in aumento invece di 147 pazienti. Anche ieri sono state segnalate delle vittime da covid, leggasi 38, per un totale da inizio pandemia (20 febbraio 2020), che resta da brividi, ben 132.423 decessi. Infine segnaliamo come al solito i contagi della Lombardia, ieri 294. (qui il bollettino completo).

BOLLETTINO CORONAVIRUS MINISTERO SALUTE 9 NOVEMBRE: IL COMMENTO DI VAIA

Intanto nella giornata di ieri è uscito allo scoperto il professor Francesco Vaia, direttore dell’istituto Spallanzani di Roma, in prima fila da quando è scoppiata la pandemia di covid, che si è detto convinto che l’obbligo vaccinale, dopo quello introdotto per i dipendenti scolastici e sanitari, debba essere esteso anche ad altre categorie lavorative. Parlando con i microfoni del quotidiano Libero nella giornata di ieri, Vaia si è detto preoccupato dai numeri della pandemia, i contagi che sono tornati a salire da un paio di settimane a questa parte.



“Siamo a cinque-seimila casi e la crescita avanza con una esponenzialità ben più bassa rispetto all’autunno 2020, siamo distanti anni luce da quei numeri. Però vi sono due azioni da compiere assolutamente perché la situazione migliori ulteriormente e spero definitivamente”. A cominciare, come detto in apertura, dall’ampliamento dell’obbligo vaccinale: “Non solo medici, professori e chi opera nella ristorazione – spiega Vaia riferendosi a tutti i lavoratori che hanno contatto con il pubblico – ma anche chi lavora nella grande e piccola distribuzione, voi giornalisti, chi guida gli autobus o fa politica”.