9 morti nelle ultime 24 ore, ma 0 nella giornata di oggi finora: questo l’esito del bollettino coronavirus diffuso dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte in merito all’andamento epidemiologico del coronavirus tra sabato e domenica. Si registrano +54 nuovi contagi (16 rilevate nelle Rsa e 18 asintomatiche) che portano il dato generale a 30.637: di questi, i ricoverati in terapia intensiva sono 58 (-2), le persone nei reparti Covid-19 sono 973 (-15) mentre in isolamento domiciliare sono 4.130. Sono stati processati 319.133 tamponi, di cui 176.904 risultati negativi: fronte vittime purtroppo il dato sale fino a 3.867 decessi dall’inizio della pandemia in Piemonte fino ad oggi. «Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte – scrivono da Palazzo Lascaris – ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 18.575 (+329 rispetto a ieri)»: non solo, vi sono altri 3.034 persone in via di guarigione, ovvero negativi al primo tampone di verifica e in attesa del secondo. (agg. di Niccolò Magnani)

I DATI DI IERI

Attorno alle ore 17:00 di questa sera spazio al consueto appuntamento con il bollettino riguardante i dati dell’epidemia di coronavirus in Piemonte, aggiornato ad oggi, domenica 31 maggio. Nell’ultima rilevazione comunicata ieri, si sono registrate altre 7 vittime per un totale di decessi per covid da inizio pandemia pari a 3.858. La provincia di Alessandria risulta essere quella più colpita con 643 vittime, seguita da Asti a 233, e Biella a 203. La situazione dei contagi racconta invece di 30.583 casi dallo scorso 21 febbraio, numero che si è incrementato di 82 unità rispetto a 48 ore precedenti, di cui 25 nelle Rsa. Anche in questo caso è Alessandria a farla da padrona, con 3.922 casi, seguita sempre da Asti e da Biella. Bene i ricoverati in terapia intensiva, solo 60 (uno in meno), mentre i pazienti totali sono 988, con l’aggiunta di 4.242 persone in isolamento domiciliare.

BOLLETTINO PIEMONTE, CIRIO: “NO A CERTIFICATO IMMUNITA’”

Il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, è intervenuto ieri a TgCom24.it, commentando con ottimismo gli ultimi numeri: “Non ci sono criticità e questo ci fa ben sperare. Ogni cosa funziona se fatta con equilibrio e buon senso. Affrontiamo un’emergenza di carattere sanitario, per cui sarebbe folle se la politica non ascoltasse sanitari, scienziati, medici. Alla politica spetta il compito di contemperare le esigenze della salute con quelle della socialità, dell’economia, non dimenticando mai che il bene della vita è quello primario, che le istituzioni hanno il dovere di tutelare”. Cirio ha detto la sua anche sul certificato di immunità chiesto da alcuni governatori, idea che non sembra condividere: “Non credo sia una scelta giusta e praticabile. Il Piemonte è una regione fortemente turistica e non vediamo l’ora di accogliere i tanti turisti europei che da sempre la scelgono. Posso comprendere ci sia un desiderio di tutela, anche legittimo, di alcuni presidenti, ma il turismo si basa sulla reciprocità, che significa possibilità di interscambio. Vedo di buon occhio la necessità non solo di una Italia che si sposta tutta insieme, ma di un’Europa che si sposta tutta insieme”.