Pochi istanti fa è stato diramato il bollettino coronavirus del Piemonte con i dati relativi al 28 aprile 2020 e arrivano importanti aggiornamenti. Il bilancio è salito a 2.936 morti e 25.450 casi positivi, con 23 decessi e 234 contagiati. Registrato un incremento di 352 casi totali, mentre il totale dei positivi attivi è 15.506, di cui 2.701 ricoverati con sintomi, 202 in terapia intensiva e 12.603 in isolamento domiciliare. Infine, da segnalare l’aumento dei pazienti dimessi a 9.439 unità. Non sono stati ancora resi noti i casi positivi per Provincia.

Da registrare nelle ultime ore la protesta dei ristoratori contro la Regione, netta la posizione di Fulvio Griffa, presidente di Fiepet: «Continuiamo a non capire perché dovrebbe essere più pericolosa una fila davanti a un ristorante di quelle che ogni giorno si formano davanti a una macelleria o a una qualsiasi delle altre attività per le quali è consentita l’apertura. Nell’ovvio rispetto delle distanze e di tutte le precauzioni necessarie, la differenza non c’è», riporta La Stampa. (Aggiornamento di MB)

 

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BOLLETTINO CORONAVIRUS PIEMONTE, I DATI DEL 27 APRILE

Bollettino coronavirus Piemonte

, attesa per i dati del 28 aprile 2020: l’emergenza sanitaria ha inferto un duro colpo alla Regione amministrata da Alberto Cirio e, come vi abbiamo raccontato, ieri è stata superata quota 25 mila casi positivi (25.216, +306 nelle ultime 24 ore). Il bilancio dei decessi è salito a 2.913, con 54 morti in più. Buone notizie dalle guarigioni: l’Unità di Crisi ha reso noto che i pazienti virologicamente guariti sono 4.442 (+187), mentre 2.355 sono in via di guarigione, ovvero sono risultati negativi al primo tampone di verifica e sono in attesa dell’esito del secondo test.

Questo il bilancio dei contagiati per Provincia: 3.300 in provincia di Alessandria, 1.465 in provincia di Asti, 952 in provincia di Biella, 2.407 in provincia di Cuneo, 2.220 in provincia di Novara, 12.401 in provincia di Torino, 1.094 in provincia di Vercelli, 998 nel Verbano-Cusio-Ossola, 228 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 151 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

BOLLETTINO CORONAVIRUS PIEMONTE, CIRIO: “RIPARTIAMO, MA CON PRUDENZA”

Nonostante le buone novelle dai ricoverati – -3 in terapia intensiva e -138 negli altri reparti Covid – il governatore Alberto Cirio invita alla massima prudenza. L’emergenza coronavirus è tutt’altro che alle spalle e, in accordo con medici e scienziati, si proseguirà sulla linea del rigore: «Una linea che confermiamo e che va di pari passo con la consapevolezza che il Piemonte ha bisogno di ripartire e di un nuovo equilibrio. Il Governo, con appositi protocolli di sicurezza, ha dato il via libera alla riapertura delle attività produttive e questo avverrà anche in Piemonte», le parole del presidente in una nota. Per quanto concerne le attività sociali e commerciali, no per il momento a take away ed a spostamenti verso le seconde case.

Intervenuto ai microfoni di Rai Radio 1, il capo della task-force di Regione Piemonte, Ferruccio Fazio, ha spiegato che la curva «sta seguendo più o meno lo stesso andamento di altre realtà, la situazione si sta normalizzando». Su Piemonte e Lombardia, Fazio ha tenuto a precisare: «Negli scorsi anni non hanno preparato il territorio in maniera adeguata, non avevano medici di base e strutture territoriali dove intercettare il virus prima che arrivasse agli ospedali e questo ha creato uno stress. Il Piemonte è peggiorato negli ultimi anni, mentre la Lombardia ha avuto da sempre un’ottima sanità ma non a livello territoriale. Il Veneto, invece, ha risposto bene perché ha un buon territorio».