La curva epidemica in Italia è scesa di nuovo sotto quota 2mila, calano anche i morti, ma il Piemonte va in controtendenza. Lo dimostra il nuovo bollettino sull’emergenza coronavirus. I nuovi casi infatti salgono da 411 a 428. Il numero totale dei contagi sale dunque a quota 15.493. I ricoverati con sintomi sono 2.621, quelli in terapia intensiva 199, mentre in isolamento domiciliare si trovano 12.673 persone. I dimessi/guariti sono 7.730, mentre i deceduti 3.066 (+34). Di conseguenza il numero dei casi totali sono 26.289. I tamponi eseguiti sono 156.534, meno di quanti ne sono stati fatti in Lombardia ed Emilia-Romagna, ad esempio. Invece i casi testati sono 110.157.
Intanto la Giunta regionale ha deciso di costituire un gruppo di lavoro sulla riorganizzazione ospedaliera che sarà presieduto da Giovanni Monchiero e che lavorerà in sinergia con quello sulla medicina territoriale che è coordinato da Ferruccio Fazio. «Per far fronte alla pandemia l’intero sistema sanitario piemontese ha subito una drastica e inevitabile riorganizzazione, che oggi va necessariamente rivista per permettere ai servizi sanitari di tornare alla normalità, mantenendo al contempo l’assistenza specifica per i pazienti Covid», ha dichiarato l’assessore Luigi Icardi. (agg. di Silvana Palazzo)
BOLLETTINO CORONAVIRUS PIEMONTE: DATI IN CRESCITA
Riflettori accesi sul nuovo bollettino coronavirus del Piemonte: come vi abbiamo raccontato, ieri è stata registrata una crescita dei morti e dei casi positivi, particolare attenzione va a Torino e Provincia. Il bilancio dei decessi è salito a 3.032, +66 rispetto al giorno precedente, mentre il numero dei contagiati è salito a 25.995 (+457). Buoni dati dagli ospedali: -3 ricoverati in terapia intensiva e -16 negli altri reparti Covid. Prosegue l’esponenziale crescita dei pazienti guariti, ora 4.911 (+287). A questo dato bisogna aggiungere quello dei 2.538 pazienti in via di guarigione, ovvero coloro che sono risultati negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia ed in attesa dell’esito del secondo.
Questo il bilancio dei casi positivi per Provincia: 3.354 in provincia di Alessandria, 1.557 in provincia di Asti, 964 in provincia di Biella, 2.471 in provincia di Cuneo, 2.266 in provincia di Novara, 12.938 in provincia di Torino, 1.102 in provincia di Vercelli, 1.005 nel Verbano-Cusio-Ossola, 233 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 105 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
BOLLETTINO CORONAVIRUS PIEMONTE: PREOCCUPAZIONE PER TORINO
Ieri Il presidente Alberto Cirio ha annunciato la Fase 2 per l’ospedale di Verduno, che già dalle prossime ore ospiterà le normali attività ospedaliere dell’Asl Cn2. Ringraziando il commissario ad acta Giovanni Monchiero ed il suo vice Paolo Tofanini, il governatore ha evidenziato che oggi verrà presentato dalla Giunta un nuovo progetto di lavoro che «farà tesoro di questa straordinaria esperienza». La Regione ha inoltre confermato che dal 4 maggio sarà nuovamente consentita l’attività di ristorazione da asporto, con l’unica eccezione nella città di Torino, dove potrà iniziare sabato 9 maggio.
Proprio su Torino sono accesi i riflettori delle autorità: ieri è stata registrata una nuova crescita di decessi e contagi, secondo il professor Alessandro Ferretti «una robusta discesa sembra ancora lontana». Il fisico dell’Università di Torino ha spiegato sulle pagine de La Stampa che mancano dei dati per capire la reale tendenza del Piemonte: «Purtroppo con i dati attualmente resi pubblici molte cose rimangono oscure. Ad esempio, sui tamponi: ancora oggi non ci viene detto esplicitamente quanti sono quelli risultati positivi. Inoltre: quanti ne vengono usati per tracciare e testare i contatti dei contagiati? Quanti quelli usati per monitorare le categorie a rischio? Con quali risultati? Sapendolo potremmo seguire con trasparenza le azioni e la loro efficacia».