Per il secondo giorno consecutivo è la Sicilia la prima regione d’Italia per numero di contagi totali giornalieri, con purtroppo anche il livello delle vittime che non cala: 1.641 nuovi contagi e 37 morti in un sol giorno. Attualmente in Sicilia il bollettino regionale mostra 47.527 persone ancora positive al coronavirus, di cui 45.860 in isolamento domiciliare, 1.456 ricoverati (+12) e 211 ricoverati in terapia intensiva (aumento di 6 unità rispetto alla giornata di ieri, 22 gli ingressi giornalieri).
Sui dati generali da inizio pandemia, la Regione Sicilia registra 123.648 contagi, 73.057 dimessi-guariti (+962 tra ieri e oggi) e 3.064 vittime totali. A livello delle singole province, è Palermo questa volta a veder circolare maggiormente il Covid: 569 i nuovi casi, seguono 325 a Trapani, 237 a Catania, 198 a Messina, 165 a Siracusa, 62 a Caltanissetta, 53 ad Agrigento, 27 a Ragusa e 5 a Enna.
IL BOLLETTINO DI IERI
Non da ieri la Regione Sicilia è tra i principali territori di diffusione del contagio coronavirus e ancora il bollettino di ieri ha sottolineato questo allarme: 1.278 nuovi casi di Covid, prima regione in tutta Italia, con purtroppo 38 morti (totale da inizio pandemia 3.027) ma anche lieve calo delle terapie intensive (-3, quota 205 raggiunta) con 780 nuovi guariti-dimessi. Ad oggi in Sicilia sono positivi al virus 46.885 persone, con 45.236 dei quali in isolamento domiciliare, 1.444 ricoverati con sintomi da Covid in ospedale.
I tamponi totali ieri sono stati 39.776 (compresi anche i test rapidi) e la percentuale di positività è dunque del 3,21%: le province dove circola maggiormente il coronavirus restano Palermo (428 nuovi casi), Catania 362, Messina 201, Siracusa 126, Caltanissetta 61, Trapani 35, Ragusa 18, Enna 40, Agrigento 7. Sempre dopo la presentazione del bollettino di ieri – in attesa dei nuovi dati regionali in arrivo oggi pomeriggio – è stato evidenziato un focolaio Covid nell’ospedale Civico di Palermo: «Dodici pazienti e sette sanitari sono risultati positivi al Covid, mentre altri sono in attesa dell’esito del tampone. I sanitari erano stati vaccinati tra il 31 dicembre e il 7 gennaio», spiega La Sicilia.
CORONAVIRUS SICILIA, IL CAOS SULL SCUOLE
Dai focolai alle scuole, non sono poche le “grane” per il Presidente di Regione Nello Musumeci dopo l’introduzione della zona rossa (su esplicita richiesta dello stesso Governatore, ndr): il rientro in classe nelle Superiori è stato rimandato ulteriormente dopo gli ultimi bollettino regionali e nazionali sulla situazione della Sicilia, tanto che il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha firmato ordinanza che da oggi vieta lo stazionamento nei pressi delle scuole. «Non si tratta del divieto di avvicinarsi alle scuole, ma del divieto di sostare all’ingresso oltre il tempo strettamente necessario ad accompagnare i propri figli. Così come non è vietato stare in fila per entrare nei negozi le cui attività sono autorizzate. Tutti i provvedimenti di queste ore, la cui necessità è confermata dall’ulteriore aumento dei contagi che colloca la Sicilia in testa alle regioni italiane sono frutto del contatto e del dialogo costante con tutti gli attori coinvolti e responsabili, dalla Prefettura alla Asp, dall’Ufficio scolastico ai dirigenti degli istituti con i quali si sta mettendo a punto ogni possibile soluzione per innalzare ulteriormente il livello di sicurezza non solo all’interno dei plessi, ma anche nelle immediate vicinanze», ha spiegato in una nota il sindaco palermitano.