E’ stato diramato il primo bollettino della regione Veneto sull’epidemia di coronavirus. Poco fa sono giunti i dati aggiornati ad oggi 16 settembre, che raccontano di ben 159 casi rispetto alla comunicazione di ieri ore 17:00, e di altre cinque vittime. Il bilancio aggiornato da inizio pandemia, lo scorso 21 febbraio, racconta di 25.138 infetti totali con l’aggiunta di 2.151 vittime. Al momento in regione troviamo 2.990 casi, dato in aumento di sei unità, mentre per quanto riguarda il bilancio dei pazienti ricoverati, sono in totale 162 nei reparti normali (dato cresciuto di 8 persone), mentre nelle terapie intensive vi sono 19 persone, dato in crescita di due unità. Tenendo in considerazione solo i pazienti covid, sono 107 quelli nei reparti e 14 invece in terapia intensiva (-1). Il dato invece delle persone in isolamento domiciliare aggiornato racconta di 7.611, numero che resta piuttosto altino, a seguito delle varie quarantene obbligatorie dopo i casi scoperti nell’ultimo mese. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

BOLLETTINO CORONAVIRUS VENETO, DATI DELLA SERA DEL 15 SETTEMBRE

Prosegue inesorabile l’epidemia di coronavirus e anche per oggi, mercoledì 16 settembre, verrà emesso il doppio bollettino della regione Veneto con gli ultimi aggiornamenti sulla pandemia. Il primo è atteso come sempre attorno a mezzogiorno, poi il secondo nella serata, dopo le 17:00. Stando all’ultima comunicazione, i casi di positività al covid-19 in regione sono al momento 2.992, mentre le persone ricoverate negli ospedali della zona sono 121, di cui 15 in terapia intensiva. Se si tengono conto anche dei negativizzati virologici i ricoveri salgono a 178, con l’aggiunto di 21 pazienti nei reparti di rianimazione della regione. Cresce nel contempo il numero dei dimessi, salito a quota 3.986 da quando è scoppiata l’emergenza, lo scorso 21 febbraio, mentre le vittime sono attualmente 2.149 di cui 1.491 avvenute negli ospedali della Regione. Ancora una volta risulta essere Treviso la provincia con più infetti, con 905 casi su 4.581 totali. Segue Verona a quota 463, con l’aggiunta di Vicenza, che insegue a ruota a 461. Quindi Venezia, Padova, e infine le solito Rovigo e Belluno.

BOLLETTINO CORONAVIRUS VENETO, “SCONTRO” FRA CRISANTI E ZAIA

Nella giornata di lunedì il presidente della repubblica, Sergio Mattarella, ha inaugurato l’anno scolastico nel comune padovano di Vo’ Euganeo, uno dei paesi simbolo dell’epidemia, e l’occasione è stata argomento di dibattito fra il presidente della regione, Luca Zaia, e il medico Crisanti, colui che viene considerato fra i padri del “modello Veneto”. «Quel modello ha funzionato e anche l’Italia lo sta applicando – le parole dello stesso professore riportate da Leggo in data 15 settembre – è proprio per questo che in tutto il paese i contagi non crescono molto anche se il virus continua a circolare. Abbiamo realizzato un successo collettivo, il governatore Zaia da bravo politico ha cercato di impadronirsene, ma io non abbozzo: vengo da 15 anni in Inghilterra e sono abituato ad un’altra cultura. Riconosco però che Zaia ha avuto il merito di ascoltarmi». Pronta la replica di Zaia, che come riporta Repubblica ha confessato: «Quei primi 3500 tamponi qui a Vo’ Euganeo li ho decisi io e la comunità scientifica era dubbiosa, anzi, all’inizio c’era chi paventava una denuncia alla Corte dei Conti. Senza i tamponi a tappeto, non avremmo mai scoperto gli 88 asintomatici che si aggiravano per il paese e senza la zona rossa non avremmo stroncato il focolaio, con conseguenze peggiori».