E’ stato emesso il primo bollettino di giornata in merito all’epidemia di coronavirus in Veneto. Stando agli ultimi dati comunicati, i contagi sono aumentati di altre 30 unità nella notte, e i casi positivi al momento in regione sono così saliti a quota 643. Da quando è scoppiata l’emergenza gli infetti sono stati in totale 19.707, e la provincia con il maggior numero di attivi continua ad essere Padova. Nella notte appena passata si è purtroppo registrata anche una vittima, portando così il computo aggiornato dal 21 febbraio a 2.057 decessi per covid-19. Come detto sopra, il padovano resta la zona più infetta con 13 nuovi casi, mentre 11 sono stati registrati a Venezia, 4 a Belluno, 2 a Verona e lo stesso numero a Rovigo. Calano comunque i ricoverati negli ospedali, in totale 119, di cui solo 35 positivi al virus. Nelle terapie intensive continuiamo a trovare sette pazienti, di cui due positivi, numeri stabili. Per quanto riguarda le persone in isolamento fiduciario, negli ultimi due giorni il numero è aumentato di 178 casi, per un totale di 1.827 persone. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
BOLLETTINO CORONAVIRUS VENETO, DATI 21 LUGLIO
Il doppio bollettino della regione Veneto sull’epidemia di coronavirus, verrà emesso come di consueto anche oggi, mercoledì 22 luglio. Nel corso della giornata scopriremo quindi come è evoluta nelle ultime la curva epidemiologica in quella zona d’Italia dove al momento vi sono 625 persone infette, dati del bollettino di ieri sera. 37 sono invece quelli positivi ricoverati in ospedale, di cui solo due in terapia intensiva, numero stabile. Se si tengono conto anche dei negativizzati, i pazienti nei nosocomi regionali salgono a 124, di cui 7 in rianimazione. Dal 21 febbraio, giorno di inizio emergenza, sono state dimesse 3.723 persone mentre le vittime sono aumentate di un’unità, salendo a quota 2.056, di cui 1.441 negli ospedali. Preoccupa ancora la situazione di Padova, dove i casi continuano a salire e sono al momento 194, su un totale di 4.125 dallo scoppio della pandemia. Segue Treviso a quota 87, con Venezia a 73, Verona e 53 e Vicenza a 48. In chiusura, Belluno a 16 e Rovigo a 8.
BOLLETTINO CORONAVIRUS VENETO, CRISANTI NON LASCIA IL CTS REGIONALE
Nelle ultime ore è intanto tornato allo scoperto il professore Andrea Crisanti, quello che da molti è considerato l’eroe della Fase 1 in Veneto, e che sembrava pronto a lasciare il comitato tecnico scientifico regionale a seguito di alcune presunte incomprensioni con il governatore Zaia. Parlando a IlFattoquotidiano.it ha ammesso: “Sono stato… alluvionato, sommerso da centinaia di attestazioni positive e di affetto, da parte di conoscenti, colleghi, gente comune che mi pregavano di restare al mio posto. E così, anche in nome dei doveri che impone una funzione pubblica, posso dire che la mia riflessione si è conclusa. E che è rientrata l’ipotesi di dimissioni”. Netto passo indietro quindi del prof che in queste ultime settimane è stato coccolato in particolare dalla sponda non leghista dei veneti, come ad esempio il candidato del centrosinistra alle prossime elezioni, Arturo Lorenzoni: “Se Crisanti si candida governatore gli lascio spazio”.