Sono altri 3 i morti in Veneto nelle ultime 24 ore, con +119 casi segnalati nel bollettino coronavirus di questa mattina (56 nella notte) e in generale 22.190 i casi di Covid da inizio pandemia: i dati aggiornati dall’Azienda Zero di Regione Veneta vedono 2.107 decessi totali, con 2.119 persone ancora positive al coronavirus (+71 rispetto a ieri), mentre i ricoverati nei reparti Covid della Regione sono 130 (+4), con anche 7 pazienti in terapie intensive (+1). A livello di meri pazienti positivi e non più negativizati, sono 46 i pazienti nei reparti, 5 in rianimazione: sul fronte dimessi, sono 3.823 da inizio pandemia (+3) mentre negativizzati veneti risultano essere 17.964 (+45). In isolamento domiciliare oltre 6076 (150 in meno rispetto all’ultimo report) ma solo 111 sono sintomi: a livello di contagi nei territori, sono 752 le persone al momento positive a Treviso, mentre le ultime 3 vittime sono state registrate 2 a Venezia e 1 a Vicenza, tutte ieri pomeriggio. (agg. di Niccolò Magnani)
IL BOLLETTINO DI IERI
Anche per oggi, martedì 25 agosto 2020, è atteso il doppio bollettino della regione Veneto sulla situazione coronavirus. La prima comunicazione di Azienda Zero sarà fornita stamane, mentre la seconda come di consueto dopo le ore 17:00, a chiusura della giornata. Nella serata di ieri, 24 agosto, i casi di positività registrati in regione erano 2.081, ma di questi solo 49 sono ricoverati negli ospedali della zona, di cui cinque, i casi più gravi, nei reparti di terapia intensiva. Se prendiamo in considerazione anche i pazienti negativizzati, i ricoverati totali sono 131 di cui 7 in rianimazione. Dal 21 febbraio, giorno in cui è iniziata l’emergenza, sono state dimesse 3.823 persone, mentre le vittime negli ospedali sono state 1.467. Massima attenzione continua ad esservi sulla provincia di Treviso, la più infetta della regione, con 730 casi attivi, seguita da Padova a 309, con Venezia a 281. Verona ne conta 277, Vicenza 179, e infine Rovigo 64 e Belluno con 39.
BOLLETTINO CORONAVIRUS VENETO, ZAIA SODDISFATTO PER I TEST RAPIDI
La situazione potrebbe comunque svoltare rapidamente grazie all’introduzione dei test rapidi per capire se si è positivi o meno al coronavirus, validati dall’istituto Spallanzani di Roma. A riguardo il presidente Zaia, attraverso la propria pagina Facebook, ha detto: “Una svolta che costituisce un importante aiuto sul fronte dello screening – si legge su IlDolomiti.it in data 24 agosto – era infatti impensabile fare solo i tamponi molecolari classici, perché hanno tempi di processazione impegnativi. Con queste modalità possiamo muoverci come una falange macedone, procedendo con i test rapidi per fare lo screening e poi con il metodo del tampone classico per la validazione dei positivi, e comunque mixando anche le due possibilità. Non dimentichiamo che – ha aggiunto e concluso Zaia – quando siamo partiti, c’era a disposizione solo il test coreano, e oggi si trovano sul mercato una decina di aziende, alcune molto importanti, che ci permettono di avere certezza che, sul fronte degli investimenti, si sta muovendo il mondo intero”. I test rapidi verranno effettuati presso l’aeroporto Marco Polo di Venezia, presso il Catullo di Verona, nonché negli ospedali e nei “drive-in” regionali.