E’ stato emesso il primo bollettino della regione Veneto in merito all’epidemia di coronavirus. Attorno all’ora di pranzo di oggi, sabato 26 settembre 2020, l’Azienda Zero ha comunicato tutti i dati aggiornati, e la situazione resta ancora preoccupante. Nella notte, fra le ore 17:00 di venerdì 25, e le 8:00 di questa mattina, si sono registrati altri 155 casi di contagio, il che significa che dall’inizio della pandemia, lo scorso 21 febbraio, gli infetti in regione sono saliti a quota 26.814. Al momento troviamo 3.432 persone positive in Veneto, mentre le vittime sono rimaste ferme a quota 2.174, visto che fortunatamente non si sono verificati dei decessi nelle scorse ore. Stando al bollettino di oggi sul coronavirus del Veneto, continua ad essere Treviso la provincia con più casi, ben 52 quelli nuovi scoperti, seguita da Venezia a quota 37, quindi Verona a 33, Padova e Vicenza con 16, un caso a Rovigo e zero a Belluno. Se prendiamo in considerazione le ultime 24 ore, quindi dalle ore 8:00 di ieri alla stessa ora di oggi, i dati raccontano di 216 infetti, per un totale di più di 400 casi negli ultimi due giorni.

BOLLETTINO CORONAVIRUS VENETO: 200 RICOVERATI

Il bollettino sul coronavirus del Veneto sottolinea ancora una volta il boom di persone in isolamento, ben 9.314 in tutta la regione, un numero cresciuto di 263 unità nel giro di 24 ore. Infine, per quanto riguarda la situazione negli ospedali, dal bollettino coronavirus del Veneto emerge che cresce di 8 unità il numero totale dei pazienti (ad oggi 200), così come quelli nelle terapie intensive, 26 in totale (+2). Nella giornata di ieri è uscito allo scoperto il professor Galli dell’ospedale Sacco di Milano, che in merito ai nuovi casi di coronavirus in Italia, comunque inferiori ai dati drammatici di nazioni limitrofe come la Francia e la Spagna, ha spiegato: “La mia personale impressione – le sue parole ai microfoni del Corriere della Sera – è che il lockdown per come lo abbiamo vissuto e sofferto, più rigoroso che altrove, abbia limitato la circolazione del virus in alcune parti d’ Italia. Parecchie regioni non hanno avuto nuovi casi per un determinato lasso di tempo. Quell’intervento radicale ci ha dato una sorta di onda lunga di protezione, ma l’ equilibrio è fragile”.