Nuova conferenza stampa a sorpresa del governatore del Veneto, Luca Zaia. Il presidente ha analizzato l’ultimo bollettino sull’epidemia di coronavirus, che ad oggi conta nove infetti in più dal covid, per un totale di 19.327 da inizio epidemia, con l’aggiunta di un morto nelle ultime 24 ore. Sono 169 le persone al momento ricoverate, di cui 10 in terapia intensiva (solo due con il covid). 768 sono invece quelli in isolamento mentre i dimessi da inizio emergenza sono saliti in totale a quota 3.611. «Il trend del Veneto è confermato – le parole di Zaia – la situazione è affrontabile e tranquilla. Resta fermi l’appello a non abbassare la guardia perché il virus c’è. Dall’altro c’è il grande tema del virus di importazione. Noi assieme ai cittadini abbiamo fatto un ottimo lavoro in questi mesi e i risultati ci sono, abbiamo una situazione assolutamente tranquilla. Il fatto che si passi . Ha precisato – da una situazione con Rt da 0,43 a 1,62 è un fatto anche di logica matematica, chi ha poco e cresce di qualcosa fa balzare il dato, quindi questo non mi preoccupa». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
BOLLETTINO CORONAVIRUS VENETO, DATI 5 LUGLIO
Anche nella giornata di oggi è atteso il doppio bollettino della regione Veneto sull’epidemia di coronavirus, i dati aggiornati a lunedì 6 luglio, riguardanti la pandemia di covid. L’ultima comunicazione emessa è stata quella, come sempre, delle ore 17:00 di ieri, che fotografa una situazione tutto sommato cristallizzata in Veneto. Al momento troviamo 385 persone positive al coronavirus, di cui 17 ricoverati e di questi solo due in terapia intensiva, i più gravi. In rianimazione vi sarebbe anche il “noto” imprenditore vicentino che avrebbe scatenato un focolaio negli scorsi giorni facendo adirare il governatore Luca Zaia. Le persone dimesse dal 21 febbraio sono in totale 3.611, mentre i morti sono aumentati di una unità, portandosi a 2.024 di cui 1.430 negli ospedali. La provincia più infetta della regione è ancora una volta quella di Treviso, dove troviamo al momento 59 positivi su un totale da inizio emergenza pari a 2.687. Segue Vicenza a quota 51, così come Padova, mentre Verona, Belluno e Venezia contano rispettivamente 39, 23 e 22 casi. Solo due, infine, gli infetti a Rovigo.
BOLLETTINO VENETO, CRISANTI CON ZAIA PER IL TSO
Nella giornata di ieri è tornato allo scoperto il direttore del dipartimento di microbiologia e virologia e dell’università di Padova, Andrea Crisanti, quello che da molti è considerato il vero salvatore del Veneto durante la fase 1. Intervistato dai microfoni di SkyTg24 ha spiegato: “Ogni giorno nel mondo si registrano 200mila nuovi casi di Covid-19. Se una persona è positiva al coronavirus, penso che debba essere messa in condizione di non trasmettere. Se non lo fa spontaneamente, penso che il Trattamento sanitario obbligatorio si renda necessario perché se qualcuno rifiuta le cure non deve mettere a rischio la salute degli altri”, accogliendo quindi la tesi di Zaia. “A preoccuparmi – ha continuato Crisanti – è il rientro in Italia di persone infette che potrebbero così riaccendere altri focolai. L’altra cosa che mi preoccupa è che gli italiani pensino che l’emergenza è finita. Non è finita, il virus circola ancora. E’ importante avere questa consapevolezza per restare prudenti”, dice ancora sottolineando che attualmente i focolai attivi “sono sotto controllo dal sistema”.