In attesa del bollettino della regione Veneto di oggi, i nuovi casi di coronavirus in regione sono aumentati di 28 unità in una settimana, e di questi, 15 sono stati contagi di ritorno, i cosiddetti virus importati caratterizzati dagli stranieri che entrano in Italia, o dagli italiani rientrati nel Belpaese dopo essere stati all’estero. Il caso più eclatante è quello del manager vicentino che ha provocato ben 5 malati di covid e 117 contatti, andando in giro nonostante l’infezione. Anche per questo il governatore Zaia ha firmato una nuova ordinanza, entrata in vigore da qualche ora a questa parte, che prevede delle multe ai datori di lavoro nel caso in cui non comunichino che un proprio dipendente è rientrato in Italia; nel dettaglio, sono 1000 euro a lavoratore. Inoltre, chi rifiuta di essere ricoverato nonostante necessiti di cure, verrà denunciato. «A noi interessa che il virus non si diffonda – aveva spiegato ieri Zaia – non è una questione di razzismo». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
BOLLETTINO CORONAVIRUS VENETO, DATI 7 LUGLIO/ +6 VITTIME E 12 INFETTI IN 24 ORE
Anche oggi come di consueto verrà emesso il doppio bollettino della regione Veneto sull’epidemia di coronavirus, con i dati aggiornati. L’ultima comunicazione è quella di ieri sera, delle ore 17:00, che racconta di 19.339 infetti (+12) e di 2.030 vittime, numero quest’ultimo che è salito di sei unità rispetto alla rivelazione di 24 ore fa. Attualmente in Veneto troviamo 392 persone con il covid-19, mentre i guariti da quando è scoppiata l’emergenza sono saliti fino a quota 16.917. I nuovi casi individuati provengono dal veneziano (5), dal Padovano (3) e uno in altre quattro province. In particolare, per quanto riguarda gli infetti di Venezia, si tratterebbe di 4 bengalesi e di un operatore di un centro di Giare di Mira. I nuovi positivi sono quindi per la maggior parte stranieri che rientrano in Italia, i cosiddetti contagi di ritorno, situazione che già altre nazioni hanno dovuto affrontare in precedenza, come ad esempio la Cina.
BOLLETTINO CORONAVIRUS VENETO, ZAIA: “INASPRIMENTO DELLE PENE”
Nella giornata di ieri il governatore Luca Zaia ha tenuto una nuova conferenza stampa a sorpresa, in cui ha annunciato una nuova ordinanza che vada a regolamentare in maniera più rigida chi circola liberamente nonostante sia infetto: “A livello nazionale – le sue parole – mi aspetto che si vada ad inasprire il tema dell’isolamento fiduciario portandolo al penale, non solo a una ammenda da mille euro, e mi aspetto che sul ricovero coatto si provveda a trovare una modalità che si potrà identificare con un decreto in modo che sanitari possano provvedere”. Zaia ha aggiornato la situazione dei dati più recenti: “Dal primo di luglio ad oggi in Veneto abbiamo avuto 28 contagi che sono una inezia dal punto di vista epidemiologico, probabilmente ci sono patologie che stano aggredendo di più la nostra comunità, ma 15 di questi sono di virus importati che coinvolgono stranieri. Sono i virus transfrontalieri – ha aggiunto e concluso – il vero tema emergenziale oggi, e che non venga fuori il razzismo o altre menate. Abbiamo capito che il vero pericolo è il portarsi a casa il virus perché i contagi di veneti in Veneto sono microfocolai”.