E’ atteso in mattina il primo bollettino della regione Veneto sul coronavirus, un’epidemia che è tornata a fare paura negli ultimi giorni, dopo che i casi sono tornati a salire in maniera importante. Stando alla comunicazione dell’Azienda Zero di ieri sera, gli attuali contagiati in regione sono 1.225, e di questi sono 34 quelli ricoverati, di cui solo cinque in terapia intensiva. In totale, nei vari ospedali della regione, vi sono 115 persone ricoverate per il covid ma negative, di cui sette in rianimazione. Sono cresciute di cinque unità le vittime, a ieri sera 2.083 (in mattinata ne erano state comunicate 2.078), di cui 1.456 nelle strutture ospedaliere. I dimessi, invece, sono in totale 3.766. A causa dell’enorme focolaio di ieri, quella di Treviso si conferma la provincia con più contagi, ben 410 (di cui 244 scoperti in un centro migranti), su un totale di 3.092 di ieri. Segue Padova a quota 248 con Venezia a 195. Più staccata Verona con 92, Vicenza 88, infine Rovigo e Belluno con 21 e 13 casi.

BOLLETTINO CORONAVIRUS VENETO, ZAIA: “VIRUS ARRIVA DA FUORI”

Nella giornata di ieri è tornato in conferenza stampa il governatore Zaia, che ha sottolineato come il covid-19 che sta circolando ora è portato principalmente dall’estero: “Stamattina abbiamo sentito i direttori sanitari – le parole del presidente del Veneto riportate da Rainews in data 7 agosto – e tutti ci hanno confermato questo leitmotiv. Abbiamo il virus da rientro da veneti che sono andati in vacanza e se lo portano a casa. Abbiamo individuato casi dalla Spagna, dal Perù, da Malta, 8 ragazzi dall’isola di Pag in Croazia, da Corfù”. E ancora: “Le vacanze sono un elemento di rischio, questo è bene dirlo. Non sto facendo campagna contro i nostri competitors, vi sto solo dicendo come stanno le cose. Penso che il mondo debba essere libero, ognuno deve poter andare in ferie dove vuole però è pur vero che noi, da un paio di settimane, siamo concentrati su pazienti che si sono infettati in vacanza”. Quindi Zaia ha ribadito il concetto: “Oggi abbiamo dunque certezza che il virus entra soprattutto da fuori, o perché qualcuno ce lo porta o perché andiamo a prendercelo”.

BOLLETTINO CORONAVIRUS VENETO, CONFERENZA DI ZAIA DI IERI