Come di consueto, poco dopo le ore 14 di oggi, venerdì 10 marzo, sono stati pubblicati dal Ministero della Salute i dati del nuovo bollettino settimanale covid riferito al periodo dal 3 al 9 marzo. Rimangono piuttosto stabili i nuovi contagi, che questa settimana sono stati complessivamente 23.963 (mentre lo scorso venerdì il dato era a 26.658), individuati a fronte di 477.908 tamponi processati dal SSN, e che rapportati certificano un tasso di positività pari al 5% (identico alla scorsa settimana). Un situazione, insomma, piuttosto in linea e che sembra scongiurare nuove possibili crisi sanitarie, almeno per ora.
Dal punto di vista dei decessi, invece, il nuovo bollettino covid dell’Italia purtroppo ne attesta 216, un dato comunque minore rispetto alla scorsa settimana, seppur anche in questo caso non si discosti particolarmente (furono, infatti, 228). I guariti nell’ultima settimana, invece, sono stati 27.746, ovvero quasi la metà rispetto alla scorsa settimana. Infine, per quanto riguarda la situazione ospedaliera, il nuovo bollettino covid dell’Italia parla di -33 accessi in terapia intensiva e -335 ricoveri nei reparti ordinari. (Agg. di Lorenzo Drigo)
ATTESO IL NUOVO BOLLETTINO COVID ITALIA: DATI DEL 10 MARZO
Come sempre è atteso attorno alle ore 14 del venerdì il nuovo bollettino settimanale con i dati del Covid-19 in Italia secondo tutti gli aggiornamenti avvenuti dalla scorsa settimana fino alla giornata di oggi 10 marzo 2023: se da un lato ormai di pandemia si parla nel nostro Paese “solo” per le ben note vicende giudiziarie appena scattate in ben tre Procure nazionali (Bergamo, Brescia e Roma, con indagati illustri per la gestione del Covid-19 nei primi mesi di pandemia), l’evoluzione della curva Covid è per fortuna ancora una volta in netta diminuzione.
In attesa del bollettino Covid Italia sono i dati del monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute a “rendicontare” le varie voci cardine per l’analisi epidemiologica: nell’ultimo report diffuso in bozza questa mattina, gli scienziati del’Iss confermano il calo netto dell’incidenza casi su 100mila abitanti (da 45 agli attuali 41), con una lenta risalita dell’indice di contagio Rt da 0.94 all’attuale dato 0.97, ma soprattutto con il calo netto dei ricoveri per/con coronavirus. L’occupazione dei letti scende con il tasso delle terapie intensive “scivolato” all’1% rispetto all’1,4% della scorsa settimana: per quanto riguarda il numero di pazienti in Area non critica, il tasso si attesta invece al 4,7% rispetto al 5,2% della scorsa settimana.
BOLLETTINO COVID E RITARDI LISTE D’ATTESA: PARLA IL MINISTRO DELL SALUTE
Una settimana fa l’aggiornamento dato dal bollettino Covid Italia del Ministero della Salute di fatto confermava il trend in diminuzione della pandemia nel nostro Paese “fotografato” dal monitoraggio Iss settimanale: furono in tutto 26.658 i contagiati in 7 giorni, 228 morti (sia “con Covid” che “per Covid”) e 47.465 guariti, con +4 terapie intensive rispetto al bollettino precedente e -34 ricoveri in area non critica. Infine, il tasso di positività calava ulteriormente al 5% ai minimi storici da quando è cominciata l’emergenza coronavirus in Italia.
Una pandemia lunga ormai 3 anni e che diverse conseguenze nefaste ha comunque comportato, specie in ambito sanitario: lo ha detto di recente il Ministro della Salute Orazio Schillaci, intervenendo con un videomessaggio alla presentazione del 20mo Rapporto sull’attività ospedaliera in Italia “Ospedali&Salute”, promosso dall’Associazione italiana ospedalità privata (Aiop). «La pandemia da Covid-19 ha allungato le già lunghe liste di attesa per l’accesso alle cure sanitarie, per cui adesso è prioritario fare in modo che coloro che sono rimasti indietro possano accedere tempestivamente alle prestazioni di cui necessitano», ha detto il Ministro rivolgendosi soprattutto agli screening oncologici e ai ricoveri. Sono in tutto 900mila le ospedalizzazioni perse sia nel 2020 che nel 2021, purtroppo «Anche le prestazioni specialistiche ambulatoriali sono lontane dai valori pre-Covid» ha aggiunto il Ministro Schillaci. Anche dal fatto che tali liste sono finalmente ricominciate a “viaggiare” spedite si può ben capire il grado di assoluta diminuzione dell’emergenza pandemica nel nostro Paese, anche senza leggere il nuovo Bollettino Covid.