È stato diramato il bollettino coronavirus del Ministero della Salute con i dati sull’emergenza epidemiologica registrati nella settimana dal 25 novembre all’1 dicembre. Come reso noto dal dicastero guidato dal ministro Schillaci, nell’ultima settimana sono stati registrati 227.440 nuovi casi positivi, in leggero ribasso a sette giorni fa, per la precisione del -0,7 per cento. In rialzo, invece, il numero di decessi: 635 contro i 580 della settimana precedente. Un rialzo del 9,5 per cento.



Per quanto riguarda i tamponi effettuati, il dato si attesta a 1.324.969, +3,8% rispetto ai sette giorni precedenti. Questo indica un ribasso della percentuale di casi positivi sui test effetuati: dal 17,9% di sette giorni fa al 17,2% odierno. Le vittime totali salgono a 181.098, la Regione più colpita si conferma la Lombardia con 43.851 decessi. (Aggiornamento di MB)



ATTESO OGGI IL BOLLETTINO COVID DEL MINISTERO DELLA SALUTE: I NUOVI DATI

Come ogni venerdì, assieme al monitoraggio Iss è atteso anche il nuovo bollettino Covid del Ministero della Salute nella sua nuova “natura” di report settimanale: dopo le ore 15 è prevista la diffusione direttamente dal sito del Ministero dei dati aggiornati e aggregati circa contagi, ricoveri, decessi e “trend” nelle singole 21 Regioni, giunti come sempre senza sosta durante l’intera settimana appena passata. Rispetto al bollettino Covid emesso lo scorso 25 novembre – dove si registravano 229.122 contagiati in 7 giorni, con 580 morti e 188.980 guariti, con +632 ricoveri, +3 terapie intensive e con un tasso di positività al 17,9% – i nuovi aggiornamenti oggi dovrebbero essere in linea con quanto visto nella bozza del monitoraggio curato da Iss e Ministero della Salute.



Si è fermata la “corsa” del Covid-19 sotto il profilo del contagio negli ultimi 7 giorni, mentre sul fronte ricoveri si registra un aumento importante tanto in area medica ordinaria quanto nelle terapie intensive: il tasso di occupazione di casi Covid nei reparti ordinari passa al 13,3% dei posti disponibili mentre in rianimazione ad oggi vi sono il 3,2% di posti occupati da pazienti Covid. Secondo il recente report della Fiaso, di questi nuovi ricoveri, «il 65% dei ricoveri sono pazienti ‘con Covid’, ovvero persone arrivate per curare altre patologie e poi trovate positive al virus, mentre il 34% sono pazienti ricoverati ‘per Covid’, che quindi hanno sviluppato delle sindromi respiratorie tipiche dell’infezione da Sars-Cov-2».

BOLLETTINO COVID E MULTE NO VAX, PARLA IL MINISTRO DELLA SALUTE SCHILLACI

In attesa dunque del nuovo bollettino Covid del Ministero della Salute con aggiornamento settimanale, è tornato a parlare stamane il Ministro Orazio Schillaci commentando gli ultimi fatti avvenuti in questi giorni sul fronte pandemia, specie dopo la sentenza di ieri della Consulta che ha di fatto “salvato” l’obbligo vaccinale imposto dal Governo Draghi, stoppando i ricorsi presentati da ben 8 tribunali nazionali. «Allo Stato richiedere le multe potrebbe costare più di quello che poi ne potrebbe derivare», ha spiegato a “Radio Anch’io” il Ministro della Salute rispondendo alla domanda sulle multe ai “no vax” che non hanno aderito all’obbligo vaccinale fino al 1 novembre scorso (quando poi il Governo Meloni ha fatto decadere l’obbligo per legge).

«Il discorso delle multe per gli over 50 che non si sono vaccinati riguarda essenzialmente il Mef e mi sembra ci sia anche una iniziativa parlamentare, un emendamento, a tal proposito. Richiedere le multe allo Stato potrebbe costare più di quanto incasserebbe», spiega ancora in radio il Ministro della Salute, informando comunque la cittadinanza circa l’importanza – specie per i più fragili – della seconda dose booster del vaccino (la quarta dose, ndr). «Una campagna (quella presentata stamane al Ministero della Salute sui vaccini Covid e influenza, ndr) che mira a far sì che sia il Covid sia il vaccino anti influenzale possano avere un maggior numero di adesioni tra le popolazioni fragili e gli anziani. Anche l’influenza provocava prima del Covid molte vittime tra gli anziani e vogliamo ribadire l’impegno del governo sul tema».