Dati positivi dal bollettino coronavirus della Lombardia di oggi, lunedì 18 maggio 2020. Intervenuto in conferenza stampa, il vicepresidente Fabrizio Sala ha reso noto che il bilancio totale è salito a 85.019 casi positivi e 15.543 morti, con un aumento di 175 contagiati e 24 decessi nelle ultime 24 ore. Importanti novità dalla situazione negli ospedali: +873 guariti, -3 ricoverati in terapia intensiva e solo +2 ricoverati negli altri reparti Covid.



«Anche se sembriamo sempre noiosi, bisogna valutare i dati su più giorni. Il dato importante è dei guariti, quello delle terapie intensive e degli altri reparti Covid è da monitorare in questo periodo. Quello dei decessi è nettamente inferiore al dato di ieri, ci auguriamo di essere sempre in decrescita», le parole di Fabrizio Sala, che ha poi aggiunto: «Siamo stati investiti come poche aree al mondo da questa pandemia, richiedevamo un’analisi più dettagliata con il conforto dei sanitari che ci indicano una serie di indicazioni che dobbiamo avere. Abbiamo potuto emettere l’ordinanza domenica sera solo perché il Dpcm è arrivato domenica sera: senza il testo non possiamo andare a decidere specificamente su tutte le attività e le azioni». Qui di seguito slide e conferenza stampa. (Aggiornamento di MB)



 

https://twitter.com/ilsussidiario/status/1262411070293053440?ref_src=twsrc%5Etfw

 

https://twitter.com/ilsussidiario/status/1262411249276592129?ref_src=twsrc%5Etfw

BOLLETTINO CORONAVIRUS LOMBARDIA, DATI 17 MAGGIO

È finalmente il 18 maggio, ovvero primo giorno di autentica fase 2 in Lombardia e in tutto il resto d’Italia: dopo più di 2 mesi di lockdown inizia con gradualità a riprendere un’idea di vita normale, con l’occhio però sempre attento al bollettino coronavirus che ogni giorno fornirà le indicazioni sulla curva epidemiologica e di fatto la “cartina tornasole” per eventuali prossimi inasprimenti o allentamenti delle misure di sicurezza. Con l’ultimo bollettino Covid-19 prima della rinnovata fase 2, ieri si registravano ancora 326 nuovi contagi in tutta la Lombardia (84.844 i contagiati dall’inizio della pandemia, 27.430 quelli attualmente malati) mentre risaliva leggermente il numero di vittime, +69 rispetto al giorno prima, con dato generale che schizza drammaticamente a 15.519 morti per coronavirus.



Si è invertita la rotta rispetto a sabato quando erano stati più contagi ma meno decessi nel bollettino quotidiano: restano però numeri contenuti rispetto alle scorse settimane il che ha confermato l’impulso della Regione alle riaperture di molte attività sul territorio. I ricoveri in ospedale sono 4.480 (-41), mentre quelli in terapia intensiva 255 (-13) a fronte di 11.809 nuovi tamponi (totale a 576.359).

CORONAVIRUS LOMBARDIA, COME CAMBIA LA FASE 2

In attesa del nuovo bollettino coronavirus, con il ritorno della conferenza stampa da Palazzo Lombardia (diretta video streaming dalle ore 17.30 in poi sui canali social della Regione), nella serata di ieri dopo le diverse peripezie di scontri e accordi col Governo è finalmente stata pubblicata la nuova ordinanza (n.547 del 17 maggio 2020, qui il testo ufficiale) sulle riaperture del 18 maggio. Una volta pubblicato il Dpcm del Premier Conte, Fontana aveva promesso l’immediata pubblicazione della Ordinanza che ne attualizzava e particolarizzava i provvedimenti sul suolo lombardo: ci sono alcune differenze rispetto al resto d’Italia, considerato che la Regione è stata la più colpita dal coronavirus e che dunque serve cautela massima anche per le riaperture.

«Le uniche differenze riguardano il fatto che noi non apriremo subito le piscine, le palestre, i centri benessere e che per andare al ristorante è necessario misurare la febbre. Abbiamo sempre detto che bisogna occuparsi della ripresa senza però mai dimenticarsi della sicurezza», spiega il Governatore della Lombardia, ammettendo i tanti contrasti a livello giuridico prima dell’accordo con il Governo ma anche la positiva direttiva nazionale con le linee guida proposte dalle Regioni. «Alla fine le nostre linee guida sono state inserite nel Dpcm. Con quelle dell’Inail certe attività non sarebbero mai potute ripartire. Alla fine è stato fatto un buon lavoro con dei protocolli che coniugano la sicurezza con la possibilità di svolgere le attività», conclude Fontana nell’annunciare la nuova ordinanza regionale. Aperti bar, ristoranti, parrucchieri, centri estetici e attività che erano ancora chiuse fin dall’inizio del lockdown il 9 marzo scorso.

https://twitter.com/ilsussidiario/status/1262045394676170752?ref_src=twsrc%5Etfw