«I dati di oggi ci confermano che siamo in una fase in cui rallenta la crescita», ha aggiunto Gallera nel corso della conferenza stampa per il bollettino coronavirus in Lombardia. Presente anche il dottor Giuliano Rizzardini, direttore Dip. Malattie Infettive Sacco: «La terapia principale è quella di supporto, l’ossigeno, e il monitoraggio dei pazienti. Interveniamo eventualmente con dei farmaci quando riteniamo che ci sia il bisogno». Rizzardini ha poi evidenziato: «C’è una tendenza alle terapie fai da te, ognuno tende a proporre una terapia diversa: qua l’assessorato del Welfare ha posto attenzione». Queste, invece, le parole di Sergio Harari, pneumolo: «Abbiamo fatto alcuni tentativi terapeutici, alcuni li abbiamo accantonati perché i risultati non sono stati entusiasmanti. Abbiamo bisogno di studi controllati, va detto che lo sviluppo di un farmaco ha bisogno di diverse fasi e queste fasi durano mesi». Così, in chiusura, Gallera: «Non lasciamo nulla di intentato, ma l’unica cura oggi è l’ossigeno». (Aggiornamento di MB)
BOLLETTINO CORONAVIRUS LOMBARDIA, I DATI DI OGGI (1 APRILE)
Bollettino coronavirus Lombardia, l’assessore al Welfare Giulio Gallera ha fatto il punto della situazione sull’emergenza Covid-19 all’1 aprile 2020. «Siamo in una situazione che si conferma essere positiva in relazione ai dati, ma è proprio adesso sarebbe folle vanificare tutto: capiamo che rimanere in casa, soprattutto per chi ha bimbi piccoli, è faticoso, ma lo stare chiusi in casa ci ha portato oggi a dire che forse c’è una luce in fondo a quel tunnel che, giorno dopo giorno, sta diventando ampia e delineata», ha spiegato Gallera, prima di elencare i dati: +1565 casi positivi rispetto a ieri (totale 44.773) – numero tamponi raddoppiato – +394 decessi (totale (7.593), +44 ricoverati (totale 11.927) e +18 in terapia intensiva (totale 1.342). L’assessore ha però invitato a mantenere alta la guardia: «Se iniziamo oggi a dire che è consentito uscire con un bambino o con un anziano, il risultato è che ho già ricevuto video di bambini che giocavano a nascondino». Poi ancora sui dati: «Oggi abbiamo una riduzione significativa nei presidi ospedalieri, un altro elemento positivo è che c’è anche una riduzione dei ricoverati: il numero di persone che viene dimessa è superiore al numero di persone che entra in ospedale. Così c’è una minore pressione sui presidi ospedalieri». (Aggiornamento di MB)
BOLLETTINO CORONAVIRUS LOMBARDIA, LE PAROLE DI FABRIZIO SALA
Prima del bollettino sull’emergenza coronavirus in Lombardia con l’assessore Gallera, breve conferenza stampa con il vicepresidente Fabrizio Sala: il vice di Attilio Fontana ha presentato ai cittadini lombardi l’applicazione allertaLOM e la funzione CercaCovid, ma non solo. «Abbiamo segnalazioni di persone che si muovono per motivi di non estrema necessità, non va bene: una sola persona che si comporta in modo superficiale mette a repentaglio la vita degli altri», ha spiegato Sala, che ha poi evidenziato: «Abbiamo anche asintomatici che però hanno il Covid-19, se incrociano qualcuno il rischio è di contagiare altre persone. L’unica vera arma che abbiamo per combattere questa epidemia è l’isolamento sociale, dobbiamo restare a casa: non solo per noi stessi, ma anche per gli altri. Più rimarremo in casa, prima lentamente riusciremo ad uscire». Dello stesso avviso anche l’ambasciatore della Lombardia Gerry Scotti: «Vedo tanta gente in giro, non bisogna mollare l’allarme: bisogna starsene a casa». (Aggiornamento di MB)
Bolletitno Lombardia, i dati sul coronavirus di oggi
La tensione è alle stelle, nuovamente, tra Regione Lombardia e Governo centrale dopo l’ultima circolare del Viminale che ha creato non poca confusione nei cittadini già da un mese sottoposti al sacrificio della quarantena e delle proprie attività lavorative spesso interrotte o sospese. Nel bollettino odierno con i dati del 1 aprile, oltre a ricevere tramite la consueta conferenza stampa dell’assessore Gallera i nuovi dati su contagi, decessi e curva di diffusione del coroanvirus, ci sarà anche lo spazio per ribadire quanto già stamane il Governatore Fontana ha fatto sapere a mezzo stampa.
«Revocare la circolare del Viminale non credo sia il termine giusto, noi potremmo emettere un’ordinanza che vada a contrastare quello che dice e che impedisca questa attività», spiega il Presidente lombardo a ‘Centocittà’ su Rai Radio1 dopo il colloquio telefonico avuto con la Ministra Lamorgese. La circolare diffusa ieri che autorizzava le passeggiate vicino casa di un genitore con il proprio figlio è stata presa come un generale “allentamento” delle misure, tanto che stamani lo stesso Viminale ha dovuto correggere il tiro scrivendo sul proprio portale «le regole sugli spostamenti per contenere la diffusione del coronavirus non cambiano».
LOMBARDIA, IL BOLLETTINO CORONAVIRUS DI IERI
Per questo motivo, conclude Fontana parlando del rischio contagi da coronavirus ancora molto alto in Lombardia, «in Regione non cambierà nulla di quanto contenuto nella mia ordinanza che vale fino al 4 aprile. La gravità del fatto è a livello psicologico al di là del fatto che si faccia o meno la passeggiata col proprio bambino, è la dimostrazione che si sta mollando la presa, che la gente si illuda che sia finito tutto, questo è il messaggio sbagliato della circolare».
Nel frattempo si attendono i dati del bollettino stilato nel pomeriggio dall’assessore Gallera in conferenza stampa, con la viva speranza che la curva di decessi e contagi continui la discesa come dimostrato nei giorni precedenti: «iniziano ad essere minori ma grazie al comportamento rigoroso richiesto ai nostri cittadini. I contagi stanno rallentando ma non voglio che si generi eccessivo entusiasmo. Sono dei numeri che ci dimostrano come l’aumento delle infezioni non si incrementa ma è stabile e inizia ad avere qualche piccola flessione. E’ la prova che il picco dovrebbe essere stato raggiunto e fra poco dovrebbe iniziare la discesa», ha spiegato ancora Fontana.
Ieri i nuovi positivi erano 1.047 in più rispetto a lunedì, quindi il totale dei contagiati è di 43.208; bilancio dei morti è di 7.199 dopo le 381 vittime della giornata di ieri. Calo invece sostenuto per i posti in terapia intensiva scesi di 6 rispetto al giorno prima, per la prima volta dall’inizio della pandemia: «C’è ormai un trend di minore accesso alle terapie intensive. Questo elemento significativo ci fa ritenere importante l’ospedale in Fiera, perchè c’è la necessità di riaprire le sale operatorie. Questo è un dato che ci conforta, lo scenario sta cambiando e gli sforzi stanno cominciando a produrre un risultato», ha spiegato ieri a margine del bollettino l’assessore al Welfare della Regione Lombardia.