Il Pirellone ha diramato il bollettino coronavirus della Lombardia di oggi, venerdì 12 giugno 2020, e c’è da registrare un aumento di vittime e di nuovi infettati. Nelle ultime 24 ore sono stati annotati +31 decessi e +272 casi positivi su 14.837 tamponi effettuati: il bilancio totale è così salito a 16.405 morti e 91.204 contagiati. Il totale degli attualmente positivi scende di 316 unità e passa a 17.024, mentre dagli ospedali arrivano delle buone novelle: +557 tra guariti e dimessi (totale 57.775), 97 ricoverati in terapia intensiva (=) e 2.357 ricoverati negli altri reparti Covid (-131). Tornando ai nuovi casi positivi, un incremento importante è stato registrato nelle province di Milano (+88), Bergamo (+34) e Brescia (+30). Qui di seguito le slide complete e la conferenza stampa di Regione Lombardia con l’approfondimento con il sottosegretario alle Delegazioni Internazionali Alan Rizzi e il Decano del Corpo Consolare Ricardo Duarte sull’emergenza coronavirus. (Aggiornamento di MB)



 

 

BOLLETTINO CORONAVIRUS LOMBARDIA, I DATI DELL’11 GIUGNO

La doppia grande attesa: da un lato l’evoluzione epidemiologica in Lombardia con il nuovo bollettino della Regione in arrivo questo pomeriggio con la consueta conferenza stampa (diretta video streaming dalle ore 17) che si aggiunge al monitoraggio Iss-Ministero Salute in arrivo sempre nel pomeriggio, con le pagelle e l’indice Rt di tutte le Regioni d’Italia. Dall’altra parte, l’inchiesta sulle zone rosse “mancate” a Nembo e Alzano (Bergamo) con la convocazione del Premier Conte e dei Ministri Speranza e Lamorgese per dirimere i fatti accaduti tra la fine febbraio e l’inizio del marzo 2020.



Giornata densa che non può non aprirsi con la conferma, purtroppo, che il coronavirus in Lombardia è tutt’altro che sparito: ancora ieri 2 casi su 3 in tutta Italia arrivano dai territori lombardi, c’è stato sì una diminuzione delle vittime (+25 sui 16.374) ma un aumento considerevole dei nuovi contagi registrati (+252 sui 90.932 totali da inizio pandemia). Calano le persone attualmente positive al Covid-19 – -517 sui 17.340 totali – e aumentano i guariti-dimessi, +744 con 57.218 a livello generale: bene il fronte ospedaliero dove la Lombardia registra ormai solo 97 terapie intensive occupate (-1), 2.488 ricoverati non gravi (-77) e +13.376 tamponi processati in un solo giorno (858.994 da inizio emergenza).



CORONAVIRUS LOMBARDIA, IL GIORNO DI CONTE

«La situazione lombarda e milanese è sovrapponibile a quella del resto del mondo, e dove è più alta l’incidenza dell’epidemia nella popolazione è più alta la mortalità nelle Rsa. È stato un evento planetario», lo ha spiegato ieri il direttore dell’Ats Lombardia, Walter Bergamaschi commentando i dati sulle Rsa e le morti tra anziani in case di cura. «Ci siamo trovati tutti davanti a un’epidemia per la prima volta dopo un secolo, nessuno era preparato. Sul lungo periodo, però, occorre anche ripensare il modello delle Rsa», ammette Bergamaschi.

Nel frattempo il tema “zone rosse” nella Bergamasca occupa ancora le cronache nazionali, visto l’audizione (da Palazzo Chigi) del Premier Conte ai pm di Bergamo: dopo essere stato sentito anche lui insieme a Fontana e dopo aver ribadito che spettava al Governo l’applicazione della zona rossa ad Alzano e Nembro, Giulio Gallera oggi a La Stampa commenta «Giusto i magistrati raccolgano anche la versione del governo, è la corretta prosecuzione di un’indagine in corso».

In risposta invece alle polemiche alzate ieri dal sindaco di Bergamo Giorgio Gori sui presunti dati secretati dalla Regione Lombardia sui morti nelle vari province, l’assessore al Welfare replica «da parte nostra c’è sempre stata massima trasparenza. Nel tempo le Ats si sono organizzate in maniera diversa. Ma i numeri sono sempre stati comunicati […] nessun altro sindaco della Lombardia si è lamentato, a parte il fatto che se ci sia un decesso i Comuni lo sanno prima di noi. I dati vengono trasmessi anche al ministero: la comunicazione segue meccanismi precisi».