È l’assessore alla Famiglia Silvia Piani a intervenire oggi nella conferenza stampa della Regione Lombardia per il bollettino di oggi sul coronavirus. I nuovi casi sono 960, per un totale di 67.931. I decessi invece sono 203, per un bilancio delle vittime che sale a 12.579. Positivi i numeri che arrivano dagli ospedali: -50 persone in terapia intensiva (851 in totale) per un trend positivo attestato anche dal grafico mostrato da Lombardia Notizie Online durante la conferenza stampa e che vi riportiamo di seguito, -333 i ricoverati in reparti non in terapia intensiva (9.805 in totale).
Invece i dimessi sono 41.673 grazie ad una crescita di 1.388 di uscite. Per quanto riguarda i casi a livello provinciale, si registrano 408 casi a Milano, di cui 246 a Milano città. Sono 150 invece nelle ultime 24 ore a Cremona (totale 5.641). Sono 74 a Brescia (12.078 nel complesso, 50 invece a Bergamo (10.788). «Sono dati frutto del lavoro eccellente nei nostri ospedali. Un altro dato importante da guardare è quello dei guariti, che è in crescita. Ma non dobbiamo abbassare la guardia», il commento dell’assessore. (agg. di Silvana Palazzo)
BOLLETTINO LOMBARDIA: LA DISCESA NEI DATI
I dati migliorano a livello nazionale ma in realtà avviene anche in Lombardia, solo che il bollettino quotidiano appare meno “positivo” per il semplice fatto che i dati precedenti erano enormemente negativi: la curva di discesa segue però la stessa velocità delle altre Regioni, come ha spiegato bene ieri lo pneumologo del Gemelli Luca Richeldi (membro del CTS) nella conferenza stampa della Protezione Civile nazionale. Oggi 21 aprile si attende perciò una conferma di quella “curva” vista ancora ieri con il bollettino presentato dall’assessore Davide Caparini: «Stiamo vedendo i risultati dell’impegno dei lombardi», ha spiegato in conferenza stampa dalla sede della Regione Lombardia il “sostituto” di Gallera nel leggere i dati quotidiani.
Erano 735 in più i casi di contagio registrati (totale a 66971, attualmente positivi invece 34587), 163 invece i morti registrati, con bilancio delle vittime che sale a 12.376 in tutta la Regione. Ottimo il calo delle terapie intensive, -21, per un totale di 901 pazienti mentre sono addirittura -204 i ricoverati non gravi nei reparti specifici Covid-19. Destano ancora preoccupazione i numeri registrati a Milano, con altri 160 casi di contagio, 287 nell’intera provincia: rallentamento invece a Bergamo (+49 casi nelle ultime 24 ore, quindi 10.738 casi in totale) e in calo anche a Brescia, dove si registrano 58 nuovi casi per un totale di 12.004.
BOLLETTINO LOMBARDIA, IL PUNTO SULLA FASE 2
Dai dati ai commenti, il bollettino della Regione Lombardia e il lento ma costante miglioramento del contagio da coronavirus prima del 21 aprile non ha portato un altrettanto “sereno” dibattito a livello nazionale tra i vertici della Regione, il Governo e le tante anime politiche che richiedono interventi decisi contro la gestione Fontana-Gallera dell’intera fase di pandemia. «Commissariamento della Regione? Queste cose non ci interessano. Trovo triste che, invece di mettere in sicurezza il paese, si facciano processi mediatici a senso unico», risponde l’assessore alla Sanità Giulio Gallera rispondendo alle domande di Mattino5 quest’oggi.
«Questa narrativa c’e’, ovvero il non raccontare che la Lombardia ha vissuto una situazione straordinaria, ma dire invece che era una situazione ordinaria che e’ peggiorata a causa della gestione. Tutto ciò non rende merito al fatto che qui abbiamo vissuto una situazione inedita e che abbiamo aiutato il resto del Paese a salvarsi», continua Gallera rimarcando poi l’intervento straordinario annunciato ieri dal Governatore Fontana, ovvero la maxi finanziaria da 3 miliardi (spalmati fino al 2022) per intervenire con forza per la ripresa dopo il coronavirus.
In merito alla fase 2 nello specifico, Gallera ribadisce la linea avanzata ieri anche da Zaia in Veneto: «Ci vuole una strategia nazionale, ripartire prima alcune regioni poi altre non e’ la cosa migliore. L’idea di tenere insieme il Paese e’ la cosa migliore, ma le aziende devono riaprire in sicurezza». Va in questa linea l’intervento odierno del Premier Conte su Facebook dove ribadisce che la fase 2 si avrà dal 4 maggio prossimo con interventi e misure che saranno «a copertura nazionale».