Aumentano i contagi in Regione Lombardia nelle ultime 24 ore, seppur con un numero di tamponi più altro rispetto a ieri. In linea invece il numero dei deceduti e il calo delle terapie intensive. Negli altri reparti però il calo dei pazienti è molto inferiore al giorno prima. A Milano è stata superata la quota di 8mila contagiati ufficiali, ma per il governatore Attilio Fontana, che ha partecipato alla conferenza stampa per il bollettino sul coronavirus in Regione Lombardia, si è sulla strada giusta. Poco fa invece l’assessore al Welfare Giulio Gallera ha annunciato che a partire da domani sarà estesa a tutta la Lombardia l’esecuzione dei prelievi di sangue per i test sierologici, che quindi «porteranno a regime, entro l’inizio della prossima settimana, il sistema regionale di analisi degli anticorpi neutralizzanti per il Covid-19». Gallera ha spiegato che sono stati attivati 46 centri prelievi presso i quali verranno inviati i cittadini in quarantena fiduciaria, soggetti sintomatici ma senza sintomi da almeno 14-21 giorni segnalati dai medici di medicina generale. A questi si aggiungono altri 33 centri. (agg. di Silvana Palazzo)
BOLLETTINO LOMBARDIA: +69 CASI E 126 MORTI
Intervenuto in conferenza stampa, il presidente Attilio Fontana ha reso noto il bollettino coronavirus della Lombardia del 28 aprile 2020. Registrati 869 casi positivi e 126 decessi in più nelle ultime 24 ore, che hanno portato il totale a 74.348 contagiati e 13.575 morti. Buone notizie dagli ospedali, dove si registrano -25 ricoverati in terapia intensiva e -245 ricoverati negli altri reparti Covid. Ben 1.012 pazienti dimessi in più rispetto a ieri, che portano il totale a 49.483.
«Siamo sulla via giusta, stiamo indirizzandoci verso una graduale uscita da questa situazione incredibile. Questo lo si vide dall’impegno mostrato dai cittadini in questo periodo di privazione, credo che lo stesso impegno si debba riservare per la ripresa dell’attività, quando dovremo mantenere certi stili che saranno fondamentale per evitare che il coronavirus torni a diffondersi», le parole di Attilio Fontana, che ha poi aggiunto: «Abbiamo presentato una serie di proposte che si riferiscono alla ripresa, al graduale ritorno alla normalità». (Aggiornamento di MB)
BOLLETTINO CORONAVIRUS LOMBARDIA, I DATI DEL 27 APRILE
La Lombardia comincia a respirare: i dati del bollettino coronavirus di ieri lo confermano, quelli di oggi 28 aprile (diretta video streaming dalle 17.30) si spera possano delineare quel trend su contagi, decessi e terapie intensive in costante calo da ormai una settimana. Il 3 aprile scorso i ricoverati in intensiva erano 1400, oggi sono 680 con un calo di 26 solo nella giornata di ieri: «I dati sono in linea con il trend degli ultimi giorni. Abbiamo più che dimezzato le terapie intensive rispetto a inizio mese, questo significa che il lockdown ha funzionato e i lombardi si sono comportati bene» ha spiegato in conferenza stampa ieri pomeriggio il vice Governatore Fabrizio Sala, «Sono dati estremamente importanti, ma frutto del lavoro incredibile fatto dai sanitari». Si registrano però ancora 124 morti (13449 totali), 590 nuovi casi su 5053 tamponi effettuati (73479 totali, 35441 attualmente positivi) e i ricoverati in altri reparti Covid sono 7.525, qui con decremento molto importante di 956 persone in una sola giornata.
CORONAVIRUS LOMBARDIA, DIALOGO E SCONTRO FONTANA-CONTE
Al netto dei dati generali che iniziano a far ben sperare la Regione Lombardia, anche sul fronte provinciale si assiste seppur con cautela ad un lieve miglioramento generalizzato: 188 i nuovi casi nella provincia di Milano (18.559), con la città che segnala invece +79 sui 7867 totali; sale Pavia di 85 contagiati al Covid-19 (4129) mentre a Bergamo e Brescia il contagio rallenta ancora con rispettivamente +37 e +35 persone positive al coronavirus dopo gli ultimi tamponi (11.150 e 12.559 gli attualmente positivi nelle due città più colpite dalla pandemia). «Ho parlato con il presidente Conte sul trovare le soluzioni per le famiglie: con la chiusura delle scuole se i genitori devono andare a lavoro si trovano in difficoltà. Ho fatto proposte per spalmare l’inizio del lavoro per evitare l’affollamento nel trasporto pubblico», spiega il Governatore della Regione Lombardia Attilio Fontana intervistato da Mattino5 dopo la visita del Premier Conte a Milano, Bergamo e Brescia ieri sera/notte.
«Ho parlato di provvedimenti sul controllo, perché c’è il rischio che un semplice dipendente di Trenord non abbia il titolo per impedire di salire sul treno; se ci sia l’obbligo di mascherine, che io vorrei restasse, più una serie di questioni tecniche. Il presidente si è impegnato a darmi una risposta a tutti i quesiti che ho posto», conclude Fontana non lesinando anche qualche piccola critica sulle decisioni in merito alla zona rossa di Alzano e Nembro, «spettava al Governo».