Conferenza stampa Lombardia, reso noto il bollettino coronavirus di oggi, domenica 12 aprile 2020: +1.460 positivi in più rispetto a ieri che portano il totale a 59.052, mentre sono stati registrati nelle ultime 24 ore 110 morti per un totale di 10.621 decessi. Sono stati effettuati +9.530 tamponi e buoni dati arrivano anche dalla situazione negli ospedali: -57 ricoverati (non T.I.), mentre sono statti registrati appena due pazienti in più in terapia intensiva. +1.405 dimessi per un totale di 35.286. Questo il commento dell’assessore al Welfare Giulio Gallera: «C’è un trend di riduzione anche per i decessi, è un elemento che diventa un indice da tenere presente».
Queste, invece, le parole del vice presidente Fabrizio Sala: «Il dato della mobilità ha visto ieri un 32%, quando normalmente abbiamo un 30%: siamo ancora a un 2% in più. Ci potranno essere le persone che sono andate a fare la spesa per Pasqua, ma vi ricordiamo che è assolutamente necessario rimanere a casa il più possibile: più rallentiamo il contagio e prima riusciamo ad approdare alla fase 2. Anche domani, come oggi, sarà giorno di pranzi e cena: non inviate altre persone, altrimenti il distanziamento sociale non avrebbe effetto. Raccomandiamo a tutte le persone che escono di coprirsi naso e bocca». Qui di seguito tutti i dati, compresi i casi per provincia. (Aggiornamento di MB)
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BOLLETTINO CORONAVIRUS LOMBARDIA: QUARANTENA DI 28 GIORNI
In attesa del bollettino coronavirus, in Lombardia si va verso una quarantena di 28 giorni. L’emergenza Covid-19 preoccupa le autorità – non sempre il paziente si negativizza dopo due settimane – ed i dati della Regione oscillano in base al numero dei tamponi, basti pensare che secondo l’infettivologo Massimo Galli ci sono almeno «10 volte i positivi accertati, che continuano a spargere il virus». Anche per l’analisi InTwig il numero dei contagi è decisamente più alto: almeno un milione di casi in Lombardia, mentre i morti sono 15mila, di cui 2.100 solo a Milano. E il prolungamento riguarderebbe chi è già in quarantena perché positivo e chi lo diventerà, a seguito di ulteriori controlli. Ricordiamo inoltre che, a differenza da quanto disposto dall’ultimo DPCM, in Lombardia non verranno riaperte le librerie. A tra poco per la conferenza stampa con Giulio Gallera e Fabrizio Sala. (Aggiornamento di MB)
BOLLETTINO CORONAVIRUS LOMBARDIA: “RESTIAMO A CASA”
Non c’è ancora un calo netto di contagi in Lombardia. Il coronavirus sembra correre qui ad una velocità diversa rispetto al resto d’Italia. Per questo sono particolarmente attesi i numeri del bollettino di oggi della Regione Lombardia sul coronavirus. Oggi è Pasqua, ma l’attenzione resta altissima. Dunque in conferenza stampa, trasmessa in diretta video streaming sulla pagina Facebook di Lombardia Notizine Online e sul canale YouTube della Regione Lombardia, ci saranno gli aggiornamenti dell’assessore al Welfare Giulio Gallera. Ieri dalla sua analisi dei dati è emersa tutta la preoccupazione per la situazione: i numeri non scendono. “Non c’è un calo deciso dei contagi, non rilassiamoci. Restiamo a casa. Per quanto possibile, limitiamo al minimo anche le uscite per andare a fare la spesa”, ha dichiarato in conferenza stampa. In Lombardia c’è infatti il problema della mobilità: come spiegato ieri dal vicepresidente regionale Fabrizio Sala, sono ancora alti i dati relativi agli spostamenti.
BOLLETTINO CORONAVIRUS LOMBARDIA: IL CASO MILANO
Il Coronavirus non dà tregua alla Lombardia. La battaglia contro il Covid-19 è tutt’altro che vinta, anzi preoccupa Milano. I contagi oscillano, la mortalità è alta, soprattutto tra gli anziani. Non a caso ieri l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera ha dichiarato: “Milano merita sempre attenzione”. Non potrebbe essere diversamente, considerando quanto emerso nell’ultimo bollettino sulla diffusione del coronavirus nella Regione Lombardia. Ci sono stati 520 nuovi casi nella Città metropolitana, 262 solo a Milano. Si tratta di un dato quasi raddoppiato rispetto a venerdì, in cui si è registrato un incremento di 269 persone positive in provincia e 127 in città. Mentre in altre città si registra una discesa costante, a Milano non è così. E ora si teme una nuova ondata. “La curva un giorno scende e un altro sale. Non è finita, dobbiamo resistere anche in vista dei ponti che ci separano dalla data fissata del 3 maggio”, il monito di Gallera. Un appello importante per sfuggire alla morsa del virus.