Bollettino coronavirus Lombardia, il vice presidente Sala e l’assessore Gallera in conferenza stampa per gli ultimi dati sulla Regione in merito all’emergenza Covid-19. +1.262 casi positivi rispetto a ieri per un totale di 60.314, mentre sono stati registrati 280 decessi in più per un totale di 10.901. 33 unità in meno in terapia intensiva, mentre i dimessi hanno raggiunto quota 36.242, con un +956 nelle ultime 24 ore. «I dati non sono così soddisfacenti», ha ammesso l’assessore al Welfare Giulio Gallera, che ha rinnovato l’invito a restare a casa ed a rispettare la quarantena. «25% di mobilità, perfettamente in linea con le altre domeniche», il commento del vice presidente Sala, mentre per quanto riguarda i casi per Provincia scatta il campanello d’allarme per Milano: registrati 481 contagiati in più rispetto a ieri, di cui +296 a Milano città. Da segnalare anche n +224 a Cremona, mentre Brescia e Bergamo registrano rispettivamente +100 e +82. Qui di seguito tutti i dati completi. (Aggiornamento di MB)



 

 

 

BOLLETTINO CORONAVIRUS LOMBARDIA, FONTANA: “NO ERRORI”

«Io vorrei che mi facessero delle contestazioni specifiche sugli errori. Purtroppo noi abbiamo seguito i protocolli, abbiamo fatto tutte le scelte in accordo con l’Istituto superiore di Sanità», spiega il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana su Rai Radio1 in merito alle possibili modalità non funzionate al meglio nella gestione del coronavirus negli scorsi due mesi. È in parte una risposta alle critiche continue del sindaco di Bergamo Giorgio Gori (qui tutti i dettagli, ndr) ma anche un “anticipo” di quanto poi Gallera spiegherà oggi in conferenza stampa con i nuovi dati del bollettino coronavirus: «Abbiamo dovuto ricorrere alla ospedalizzazione perché da noi la gente se non veniva ospedalizzata purtroppo non riusciva a sopravvivere. Quindi vorrei capire quali possono essere le contestazioni sugli errori commessi».



Fontana ammette di aver sperato in un contagio rallentato in maniera più veloce, eppure rilancia «virus è stato particolarmente violento in Lombardia perché molto probabilmente stava circolando nel nostro territorio già da parecchi giorni, come dicono gli esperti. Se no non si spiegherebbe una ondata di una violenza inaudita che non ha potuto in nessun modo essere controllata». In merito alla potenziale fase 2 in Lombardia da maggio, il Governatore conclude «Mi auguro che presto si vedano ancora di più gli effetti benefici di questa chiusura perché probabilmente stiamo ancora vedendo le cose del periodo in cui eravamo semichiusi. […] Sono convinto che presto inizierà una discesa più intensa, violenta e verticale e si interromperà il contagio». (agg. di Niccolò Magnani)



VERSO LA CONFERENZA STAMPA DI GALLERA

Diminuisce il numero dei morti, ma cresce quello dei contagi di coronavirus in Lombardia. L’ultimo bollettino fornito dalla Regione conferma che i dati non sono ancora sotto controllo. In attesa della nuova conferenza stampa per gli aggiornamenti sull’evoluzione dell’epidemia, si analizza anche la situazione a Milano, dove ci sono stati altri 193 casi per un totale di 5.561. Qui l’epidemia stenta a rallentare la sua corsa, forse anche per il problema mobilità. C’è ancora troppa gente che si muove, evidentemente non solo per lavoro. Nel complesso il numero dei positivi è salito di 1.460 casi, per un totale di 59.052 persone positive al coronavirus. A far ben sperare è appunto il numero dei morti, 110, per un totale di 10.621 vittime. “Molto inferiore rispetto al precedente, dopo tanti giorni c’è un trend di riduzione”, il commento dell’assessore al Welfare Giulio Gallera nella conferenza stampa della Regione Lombardia sul coronavirus. Importante anche il fatto che continui a calare il numero dei ricoveri, mentre in terapia intensiva la situazione è stabile con 2 nuovi ingressi.

BOLLETTINO LOMBARDIA: “CORONAVIRUS NON RALLENTA A MILANO”

Del “caso” Milano parlano anche gli esperti. Nello specifico Francesco Blasi, direttore del Dipartimento di Medicina interna e della Unità Operativa Complessa di Pneumologia del Policlinico di Milano. “L’epidemia nella città di Milano non ha ancora rallentato come ci si aspettava e come è successo in provincia”. D’altra parte, il medico ha riconosciuto che c’è una “minore pressione sul pronto soccorso del Policlinico”, quindi ritiene che “un pochino di effetto” si veda. Per questo ringrazia i “cittadini che stanno rispettando le regole”. Quindi, nella Regione Lombardia al momento continuano a crescere i casi ma sono meno gravi di prima, come se il coronavirus fosse meno aggressivo di prima. Ulteriori spunti di analisi arriveranno dalla conferenza stampa di oggi, che viene trasmessa in diretta Facebook sulla pagina di Lombardia Notizie Online e sul canale YouTube della Regione Lombardia, oltre che in tv attraverso i canali all-news. L’appuntamento è solitamente fissato per le 17-17.30, quindi prima del punto della Protezione civile.

BOLLETTINO CORONAVIRUS LOMBARDIA 12 APRILE 2020