222.104 persone sono positive al coronavirus

dall’inizio della pandemia, con aumento di nuovi casi rispetto a ieri che resta alto – +888 rispetto a ieri – ma di contro calano sia i ricoverati (-693) che gli attualmente positivi al tampone coronavirus: l’ultimo bollettino della Protezione Civile conferma il trend degli ultimi giorni con importanti decrementi sul fronte ospedali mentre sugli stessi standard degli ultimi aggiornamenti restano tanto i decessi quanto i nuovi contagi. Le persone ad oggi ancora malate di Covid-19 sono 78.457 attuali con record di decremento pari a -2809 assistiti: il conteggio dei morti sale purtroppo a 31.106 con gli ultimi 195 registrati tra martedì e mercoledì, mentre è nuovo “boom” di guariti-dimessi, +3.502 (112.541 totali). Sono 59 persone in meno ricoverati nelle terapie intensive (893 totali) e –693 ricoverati in reparti Covid-19 sui 12.172 attuali. A livello di distribuzione regionale del contagio, la Lombardia resta ancora in testa alla triste classifica nazionale con 30.032 persone contagiate al Covid-19, seguita da Piemonte con 12.491 e dall’Emilia Romagna con 6.502 malati di coronavirus.

I DATI DI IERI

L’Italia a quasi 10 giorni dall’inizio della fase 2 può dirsi non fuori dall’emergenza coronavirus ma quanto meno, per ora, con dati non peggiorati: il bollettino della Protezione Civile prima del 13 maggio suggerisce ancora cautela soprattutto nelle aree del Paese dove il Covid ha fatto più danni (Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte) ma riporta anche risultati soddisfacenti per il lockddown durato fino al 4 maggio (a livello sanitario, visto che sul fronte economico la crisi è tutt’altro che minima). 221.216 le persone contagiate dal coronavirus, di cui 81.266 gli attualmente positivi (-1222) a fronte di 2.673.655 tamponi totali effettuati dall’inizio della pandemia (+67.003 rispetto a ieri, 20mila solo in Lombardia): nei dati emersi ieri, 1.402 nuovi casi rispetto al bollettino di lunedì (ma 419 provengono da calcoli passati della Regione Lombardia), con purtroppo ancora 172 morti a fronte di un bilancio generale drammatico che sale a 30.911.

Bene sul fronte ricoveri, con 952 terapie intensive (-47), 12.865 persone sono ricoverate con sintomi (-674 rispetto a lunedì), 67.449 persone, pari all’83% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Ottimo il numero dei dimessi-guariti, con incremento di 2.452 persone rispetto alle 24 ore precedenti (bilancio generale ancora maggiore ai contagiati, 109.039).

PROTEZIONE CIVILE-ISS: DOMANI I DATI SULLA FASE 2

Sul fronte del contagio regionale, l’ultimo bollettino della Protezione Civile registra i seguenti dati dalle Regioni: 30.675 attualmente positivi in Lombardia, 13.184 in Piemonte, 6.801 in Emilia-Romagna, 5.190 in Veneto, 3.841 in Toscana, 2.779 in Liguria, 4.273 nel Lazio, 3.208 nelle Marche, 1.877 in Campania, 667 nella Provincia autonoma di Trento, 2.421 in Puglia, 1.911 in Sicilia, 801 in Friuli Venezia Giulia, 1.548 in Abruzzo, 437 nella Provincia autonoma di Bolzano, 109 in Umbria, 506 in Sardegna, 104 in Valle d’Aosta, 568 in Calabria, 140 in Basilicata e 226 in Molise.

Questo elenco sarà ancora più importante a cominciare dalla giornata di domani quando il Ministero della Salute in collaborazione con l’istituto Superiore di Sanità e il CTS pubblicherà gli indici di contagio delle singole Regioni dopo l’inizio della fase 2: come ha detto ieri il Ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia, per valutare le riaperture dal 18 maggio in poi «Tutto dipenderà dai dati del monitoraggio delle singole regioni che a partire da giovedì (domani, ndr) vedremo ogni settimana e saranno sempre pubblici. Due regioni a basso rischio, a maggior ragione se limitrofe, sarà naturale che potranno avere mobilità interregionale. Ma se una regione è ad alto rischio e una a basso rischio ci saranno inevitabili limitazioni automatiche. Questo meccanismo non è stato ancora definito perché è il più complesso e andrà deciso insieme».