Con i 95 morti in più rispetto a ieri della Lombardia purtroppo anche il bollettino della Protezione Civile vede alzarsi il numero dei decessi (+236, 29.315 totali) per gli aggiornamenti di oggi 5 maggio, anche se resta molto positivo il dato sui contagiati in meno rispetto a lunedì e pure sui ricoverati. Il report diffuso dalla Protezione Civile vede infatti un totale di 213.013 contagiati dal coronavirus fin dall’inizio ella pandemia, +1.075 rispetto alla giornata di ieri: di questi, 98.467 sono ancora positivi al tampone Covid-19, con decremento di 1.513 persone rispetto a 24 ore fa. Sul fronte ricoveri, sono ben 553 in meno quelli nei reparti Covid-19 (16.270 totali) mentre calano ancora le terapie intensive arrivate fino a 1.427 (-52). 81.436 sono in isolamento domiciliare fiduciario con boom invece per i guariti-dimessi, ben +2.352 a fronte di 85.231 totali con 2.246.666 (+55.263) tamponi effettuati. A livello di diffusione del contagio regionale, il bollettino della Protezione Civile registra 37.092 contagiati in Lombardia, 15.323 in Piemonte, 8.681 in Emilia Romagna e 7.116 in Veneto. (agg. di Niccolò Magnani)
SALTA CONFERENZA STAMPA ARCURI
Nel silenzio generale e senza alcuna comunicazione su Invitalia o Protezione Civile, la conferenza stampa che normalmente si tiene ogni martedì alle ore 12 in diretta video streaming con il commissario Domenico Arcuri non si è tenuta. Con ogni probabilità dopo lo stop al punto stampa del lunedì e giovedì di Borrelli, l’appuntamento con il commissario all’emergenza coronavirus si riduce solo al sabato (lo scorso 2 maggio infatti Arcuri si è regolarmente presentato tenendo la conferenza stampa sugli aggiornamenti per materiali e regole fase 2).
Oggi però è saltato tutto e nei prossimi giorni sapremo se si sia trattato di un unicum o se invece d’ora in poi la prassi vedrà solo conferenza al venerdì per l’Iss e al sabato con Arcuri: nel frattempo, è atteso come sempre attorno alle 18 il nuovo bollettino della Protezione Civile con tutti i dati sul contagio giornalieri. Dai primi report pubblicati dalle Regioni, la Toscana annuncia che al 5 maggio vi sono purtroppo ancora 8 morti e 30 nuovi casi di Covid-19 rispetto a lunedì. Gli attualmente positivi sono oggi 5.190, l’1,7% in meno di ieri, mentre 4.595 persone sono in isolamento a casa (-65 rispetto a ieri). Si riducono ancora le persone ricoverate nei reparti Covid, 595 (24 in meno di ieri), di cui 111 in terapia intensiva (più 4 rispetto a ieri). Infine, il bollettino Toscana vede i guariti salire a 3.552 (più 111 rispetto a ieri, il 3,2% in più). (agg. di Niccolò Magnani)
I DATI DI IERI
Prosegue il monitoraggio dell’epidemia di coronavirus in Italia. Oggi è atteso un nuovo bollettino della Protezione civile che aggiornerà i dati sul contagio. I numeri in queste ultime settimane sono stabili: ieri sono stati registrati 195 morti in un giorno, quindi le vittime sono salite a 29.079. Crescono per fortuna anche i guariti, con un incremento di 1.225 nelle ultime 24 ore che ha portato il totale a 82.879. E scende finalmente sotto quota 100mila il numero dei malati di coronavirus in Italia. Sono per la precisione 99.980 le persone attualmente positive, un decremento ridotto (di 199 persone) rispetto ai dati di domenica. I contagiati totali, quindi coloro che sono attualmente positivi, le vittime e i guariti, portano il bilancio a 211.938 con un incremento di 1.221 rispetto al giorno precedente. Importanti anche i dati sulla terapia intensiva: ad oggi ci sono 1.479 pazienti, quindi 22 in meno rispetto a domenica. Tra poco comincerà invece la conferenza stampa del commissario straordinario all’emergenza Domenico Arcuri che potrà essere seguita in diretta video streaming sui canali social di Invitalia.
BOLLETTINO PROTEZIONE CIVILE E CONFERENZA STAMPA ARCURI
La conferenza stampa di Domenico Arcuri dalla sede della Protezione civile, che alle 18 pubblicherà poi il nuovo bollettino, potrebbe essere anche l’occasione per fare chiarezza in merito al servizio di ieri di Report. Il programma Rai ha pubblicato in esclusiva il carteggio di Arcuri sul sequestro di Genova, dove il 27 marzo scorso una grande partita di tubi per respiratori venne requisita dalle Dogane al porto di Prà. Era il momento di massima emergenza per la sanità ligure, quindi quei materiali erano fondamentali per le terapie intensive. Quei materiali furono consegnati al deposito dell’Ospedale San Martino. Arcuri in un primo momento diede il via libera, poi cambiò idea. Il 30 marzo chiese di riconsegnare la merce all’esportatore, ma quando capì che era troppo tardi, perché il carico era stato già distribuito, scrisse una lettera di fuoco alle dogane inviando per conoscenza ai massimi funzionari della Farnesina e di Palazzo Chigi. Si chiese “pro futuro” di non sottoporre più a requisizione le merci di Medtronic per “superiori interessi nazionali”. Ma quali erano?