Salgono le vittime purtroppo nelle ultime 24 – +88 contro le 71 di ieri – ma è drastico calo dei nuovi contagi, passati dai 321 di mercoledì agli attuali 177 registrati dall’ultimo bollettino della Protezione Civile: gli aggiornamenti del 4 giugno vedono dati confortanti soprattutto dalla Lombardia (+84 contagi) e mostrano un’emergenza coronavirus ancora presente – le vittime salgono drammaticamente a 33.689 totali – ma in costante diminuzione. Sono 234.013 le persone contagiate dal Covid-19 dall’inizio della pandemia, con aumento minimo oggi a +177: di questi, 38.429 sono attualmente ancora malati, con decremento di 868 unità. Ottimo boom dei guariti-dimessi da tutte le Regioni (+957, 161.895 totali) mentre si conferma buono anche il report dal fronte ospedali: 338 pazienti in terapia intensiva (-15), 5.503 ricoverati con sintomi (-239), 32.588 in isolamento domiciliare senza sintomi o con sintomi lievi (-614).

Sotto il profilo del contagio regionale, va segnalato come ancora 9 Regioni presentino 0 contagi rispetto alla giornata di ieri (Basilicata, Molise, Calabria Valle d’Aosta, Bolzano, Sardegna, Umbria, Sicilia, Trento) mentre sui dati specifici delle persone ancora contagiate dal coronavirus il bollettino della Protezione Civile mostra 20.224 in Lombardia, 4.556 in Piemonte, 2.688 in Emilia-Romagna, 1.319 in Veneto, 883 in Toscana, 394 in Liguria, 2.754 nel Lazio, 1.303 nelle Marche.

I DATI DELLA PROTEZIONE CIVILE

Il primo giorno di “fase 3” in Italia ha visto un trend decisamente consolidato rispetto agli scorsi giorni con la diminuzione lenta ma costante dei contagiati e dei decessi per coronavirus: il bollettino della Protezione Civile emerso il 3 giugno mostra +71 morti in 24 ore (erano 55 il giorno precedente) e +321 nuovi casi registrati (martedì erano stati 318). Sempre ieri la Protezione Civile ha reso noto che il coronavirus è diminuito sia sul fronte degli attualmente malati (-596 su 39.297 totali) che su quello dei ricoverati in terapia intensiva (-55 su 353): sempre sul fronte ospedaliero, da segnalare anche 5.742 ricoverati con sintomi (-174), 33.202 in isolamento domiciliare senza sintomi o con sintomi lievi (-367) e +846 guariti-dimessi (160.938).

Dall’inizio della pandemia Covid-19 sono infine 233.836 le persone rimaste contagiate dal Sars-CoV 2 con 3.999.591 tamponi processati (solo ieri +37.299). Da segnalare nell’ultimo bollettino il fatto che per la prima volta da inizio pandemia, tutte le Regioni – tranne la Lombardia – hanno meno di 20 casi nuovi da registrare da un giorno all’altro: 9 regioni con zero casi, 15 regioni con meno di 5 casi. Sopra i 10 solo Campania, Liguria, Emilia Romagna e Piemonte. Infine, in Lombardia si registra ieri il 74% dei casi infetti nazionali: 237 sui 321 in tutta Italia.

BOLLETTINO CORONAVIRUS, LE AVVERTENZE DELL’ISS

A livello di numeri sul contagio regionale infine il bollettino della Protezione Civile del 3 giugno mostra 20.224 persone ancora contagiate in Lombardia, 4.686 in Piemonte, 2.839 in Emilia-Romagna, 1.387 in Veneto, 973 in Toscana, 514 in Liguria, 2.818 nel Lazio, 1.310 nelle Marche, 869 in Campania, 1.036 in Puglia, 222 nella Provincia autonoma di Trento, 880 in Sicilia, 233 in Friuli Venezia Giulia, 736 in Abruzzo, 120 nella Provincia autonoma di Bolzano, 31 in Umbria, 146 in Sardegna, 13 in Valle d’Aosta, 110 in Calabria, 127 in Molise e 23 in Basilicata. Nel giorno in cui riapre il pronto soccorso di Codogno – chiuso dalla notte del 20 febbraio quando il 38enne Mattia diventò il “caso 1” di Covid in Italia – si attendono nuovi dati dalla Protezione Civile per valutare l’evoluzione del contagio dopo le riaperture della scorsa settimana: sono infine attesi, più probabilmente nella giornata di domani, i nuovi indici di monitoraggio Iss-Ministero Salute con le “pagelle” delle Regioni sul fronte epidemiologico.

Stamane in audizione in Parlamento per la commissione d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, il Presidente Iss Silvio Brusaferro ha spiegato che è ottima cosa disinfettare sempre ma stando attenti a non esagerare: «Le disinfezioni possono dare effetti indesiderati, se usate in modo estensivo e intensivo. Un eccesso di disinfettanti arriva negli scarichi». Sul fronte mascherine Brusaferro spiega – dopo 3 mesi di pandemia Covid-19 e dopo tesi spesso anche disparate tra loro – che le mascherine chirurgiche che la maggiorparte degli italiani utilizzando per proteggersi «sono efficaci solo per 6 ore, meglio non riusarle».

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