Puntuali alle ore 18 i dati della Protezione Civile sono stati pubblicati nel bollettino online, a poche ore dall’annuncio del Premier Conte in conferenza stampa sulle nuove misure del Dpcm che formerà l’inizio della fase 2: calo importante oggi non sul fronte contagi ma finalmente per quanto riguarda i decessi. Sono ancora tanti, 260 rispetto a ieri, ma sono in netto calo rispetto anche solo agli ultimi giorni e rappresentano il dato più basso da metà marzo fino ad oggi: il totale delle persone che hanno contratto il virus è 197.675, con un incremento rispetto a ieri di 2.324 nuovi casi, di questi gli attualmente positivi sono +256 assistiti rispetto alle ultime 24 ore, dato questo non buonissimo visto che in questi giorni si era assistito al decremento dei pazienti malati di coronavirus.
2.009 sono in cura presso le terapie intensive, con una diminuzione di 93 pazienti rispetto a ieri mentre sono 21.372 i pazienti ricoverati con sintomi (-161). 82.722 persone sono ad oggi in isolamento domiciliare mentre il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 64.928, +1.808 rispetto a sabato. Detto dei decessi (+260, bilancio generale a 26.644), il dettaglio sui contagi positivi nelle varie Regioni vede calare ancora i numeri ancora purtroppo importanti della Lombardia: 35.166 i contagiati, “solo” 56 i decessi. Per tutte le altre Regioni, il bollettino della Protezione Civile vede 15.519 attualmente positivi in Piemonte, 12.341 in Emilia Romagna, 9.138 in Veneto, 6.069 in Toscana, 3.480 in Liguria, 4.573 nel Lazio, 3.308 nelle Marche, 2.924 in Campania, 2.937 in Puglia, 1.682 nella Provincia autonoma di Trento, 2.107 in Sicilia, 1.248 in Friuli Venezia Giulia, 2.068 in Abruzzo, 994 nella Provincia autonoma di Bolzano, 296 in Umbria, 783 in Sardegna, 254 in Valle d’Aosta, 797 in Calabria, 219 in Basilicata e 200 in Molise.
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— ilSussidiario (@ilsussidiario) April 26, 2020
I DATI DI IERI
Alle ore 18 circa la Protezione Civile emetterà il nuovo bollettino coronavirus con tutti gli aggiornamenti di oggi 26 aprile, senza però alcuna conferenza stampa in diretta video streaming come ormai pratica consolidata da 2 settimane: Borrelli e gli esperti del CTS torneranno domani alle ore 18, mentre ieri era stata la volta della conferenza stampa del commissario Arcuri dove sono state aggiornate le linee guida potenziali nella fase 2 su mascherine, test sierologici e app “Immuni”. A seguire, i dati del bollettino nazionale sul coronavirus avevano evidenziato ancora un’ottima discesa del numero di malati, ricoverati nei reparti Covid-19 e anche terapie intensive: pessimo invece ancora una volta il drammatico bilancio delle vittime, con altre 415 morti segnalate dai report complessivi delle Regioni.
Sul monitoraggio nazionale, sono 195.351 le persone infettate dal coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 2.357 rispetto a venerdì: gli attualmente positivi sono 105.847, con un decremento di 680 assistiti in 24 ore. Tra questi, troviamo 2.102 sono in cura presso le terapie intensive (-71) mentre calano di 535 i ricoverati con sintomi negli ospedali (21.533 totale): 82.212 persone in isolamento mentre sul fronte guariti-dimessi l’aumento è di 2.622 rispetto a venerdì, con totale a 63.120. Dall’inizio della pandemia sono invece 26.384 i pazienti malati di Covid ad aver perso la vita per le complicazioni del Sars-CoV-2.
BOLLETTINO PROTEZIONE CIVILE: LA CAUTELA VERSO LA FASE 2
A livello di distribuzione regionale del contagio da coronavirus, le persone attualmente positive al tampone risultano essere secondo l’ultimo bollettino della Protezione Civile: 34.473 in Lombardia, 12.347 in Emilia-Romagna, 15.502 in Piemonte, 9.432 in Veneto, 6.146 in Toscana, 3.433 in Liguria, 3.272 nelle Marche, 4.561 nel Lazio, 2.935 in Campania, 1.744 nella Provincia autonoma di Trento, 2.919 in Puglia, 1.084 in Friuli Venezia Giulia, 2.272 in Sicilia, 2.061 in Abruzzo, 1.035 nella Provincia autonoma di Bolzano, 297 in Umbria, 794 in Sardegna, 811 in Calabria, 313 in Valle d’Aosta, 218 in Basilicata e 198 in Molise. Il Premier Conte in una intervista oggi a Repubblica ha confermato che la fase 2 ci sarà e arriverà dal 4 maggio prossimo (info sul Dpcm verranno rese note tra oggi e i primi giorni della nuova settimana), ma non sarà completa bensì graduale con molta cautela come ribadito dall’Iss nell’ultima conferenza stampa di venerdì scorso.
«L’indice di contagiosità (il famoso R con zero), ad oggi tra 0,2 e 0,7 «ci metterebbe poco, meno di due settimane, a tornare sopra 1 senza il rispetto rigoroso delle misure di sicurezza», spiegava Brusaferro non più tardi di venerdì. Per questo motivo Conte ha ribadito «Ho già anticipato che non sarà un “libera tutti”. Faremo in modo di consentire maggiori spostamenti, conservando, però, tutte le garanzie di prevenzione e di contenimento del contagio».
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