Alle ore 10.30 di oggi 13 gennaio in Italia il bollettino nazionale dei vaccini anti-Covid sale a 800.730 dosi somministrate dal 30 dicembre: l’impennata ancora non c’è ma resta comunque il nostro Paese tra i primi in Ue e nel mondo per velocità di somministrazione. Il portale “OurWorldInData.org” sottolinea come l’Italia sia settima a livello mondiale per dosi somministrate dietro a Usa (9,3 milioni), Cina (9mln), Israele (1,93), Emirati Arabi Uniti (1,2 mln), Russia (800mila), ma davanti comunque a Germania (688mila), Spagna (488mila), Canada (359 mila).
Rientrando nei nostri confini, la campagna di vaccinazione vede la Lombardia superare per prima quota 100 mila persone vaccinate (101.358, il 43,2% delle dosi ricevute), seguita da Emilia Romagna (64,5%), Veneto (68,8%) e Lazio (58%). Sono 625.861 le dosi processate a operatori sanitari, 116.236 per personale non sanitario, 58.633 a ospiti delle RSA.
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VACCINI ITALIA: IL PUNTO DI SPERANZA
«Le prime tappe della campagna di vaccinazione sono chiare e definite: innanzitutto il personale sanitario, le Rsa e le persone dagli 80 anni in su. Si tratta di oltre 6 milioni di persone di cui più di 4 sono over-80. Aver scelto questa priorità rappresenta un tratto di umanità e civiltà profondamente giusto», lo ha spiegato stamattina il Ministro della Salute Roberto Speranza intervenendo alla Camera per le comunicazioni sull’andamento epidemiologico del Paese in vista dei nuovi Dpcm e Decreto proroga stato d’emergenza in via di approvazione stasera in Consiglio dei Ministri. Sale la fiducia – ha aggiunto Speranza – «che un aumento delle dosi disponibili avverrà in tempi non lunghi, aspettiamo certi che Ema e Aifa non perderanno neanche un giorno nel loro lavoro. Vogliamo correre ma dobbiamo farlo nell’assoluta sicurezza, ecco perche’ dobbiamo dare agli scienziati tutto il tempo necessario».
Il prossimo 29 gennaio in Europa dovrebbe avvenire il via libera al vaccino AstraZeneca mentre entro il primo trimestre 2021 dovrebbe avvenire lo stesso anche con il vaccino di Johnson & Johnson. «Sono convinto che la stragrande maggioranza degli italiani deciderà di vaccinarsi senza ricorrere all’obbligo. Per il governo resta comunque fondamentale l’obiettivo dell’immunità di gregge. A chi ha dubbi sui vaccini dobbiamo rispondere con la trasparenza, l’evidenza scientifica e la capacità di ascolto e dialogo, non con gli insulti o con una guerra ideologica tra fan della scienza e primitivi delle caverne», ha concluso Speranza.