Ieri sono arrivate dal commissario all’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo le nuove linee guida sui vaccini alle Regioni, aggiornando il piano nazionale in funzione dell’ultima forte accelerato avvenuta tra aprile e maggio: nel frattempo, il bollettino nazionale sui vaccini anti-Covid viaggia spedito con 30.490.624 milioni di vaccinati in tutto il Paese con almeno una dose (9.997.294 con entrambe, 16,63% dei cittadini).



La soglia di 10 milioni di italiani che hanno compiuto l’intero ciclo vaccinale deve spingere ad accelerare ancora, ha chiarito Figliuolo inviando le linee guida alle Regioni in vista dell’estate: in attesa di capire cosa potrà avvenire sul fronte vaccini in vacanza, il generale degli Alpini scrive «coinvolgere medici di base, farmacisti e altri operatori» per «vaccinazioni giornaliere, mantenendo, in una fase intermedia e di transizione dello sviluppo del piano, completamente operativi gli hub vaccinali». Specie nella fase di richiamo del siero anti-coronavirus, si dovrà valutare il ritorno dell’attività vaccinale quanto più possibile «nell’alveo di tutte le strutture ordinarie del Servizio sanitario nazionale arrivando a coinvolgere la totalità dei medici di medicina generale, pediatri di libera scelta farmacisti e altri operatori del Ssn, al fine di realizzare un sistema di vaccinazioni sostenibile e stabile nel tempo, senza dover ricorrere a misure emergenziali».



NUOVE LINEE GUIDA VACCINI: LE NOVITÀ

Capitolo importante quello sulle vaccinazioni domiciliari, altro punto nodale della campagna vaccini alle porte dell’estate: «Il graduale passaggio da vaccinazioni effettuate in maniera centralizzata presso gli hub vaccinali verso un sistema di ‘vaccinazioni delocalizzate‘ – scrive ancora il commissario Figliuolo nelle linee guida alle Regioni – molto più capillare e prossimo ai cittadini, permetterà di completare l’immunizzazione delle categorie più fragili, degli over 80, dei cittadini con comorbilità e ridotta mobilità, non ancora completamente intercettate dell’attuale modalità organizzativa e che potranno essere raggiunti a domicilio e comunque in luoghi ad ed esso prossimi». Ai fini della tutela della salute nazionale e della piena funzionalità degli ospedali, conclude il report settimane, «l’efficacia della campagna vaccinale direttamente correlata la rapidità con cui viene svolta (approccio quantitativo) ma anche alla immunizzazione efficace dei target di popolazione più suscettibili di sviluppare una forma di malattia (grave approccio qualitativo). Pertanto vaccinare rapidamente il maggior numero di persone è un requisito importante tenendo sempre prioritario il completamento della copertura della popolazione vulnerabile e fragile».

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