Un anno fa i primi vaccini cominciavano ad essere inoculati proprio in questi giorni a ridosso del Capodanno: in 12 mesi passati, sono state in tutto 110.866.397 le dosi somministrate dei vaccini anti-Covid in Italia. Così lo registra il bollettino quotidiano offerto dalla struttura commissariale di Palazzo Chigi: sono 19.300.039 le terze dosi invece sottoposte ai cittadini italiani, numero in forte crescita in questi ultimi giorni dopo l’ingresso in vigore del nuovo Decreto che cambia i parametri di durata del Green Pass e riduce il tempo delle quarantene.
Il totale di almeno una dose somministrata o di guariti al massimo da 6 mesi in Italia sale a 48.449.413 unità, ovvero l’89,7% della popolazione over 12. Il bollettino vaccini rileva anche la crescita non velocissima delle dosi per la fascia 5-11 anni: sono 300.602, aggiornate al 31 dicembre 2021, le dosi somministrate ai bambini, circa l’8,2% della popolazione under 12, con 122.904 guariti dal Covid-19. Da ultimo, il totale dei guariti in tutto il Paese negli ultimi 6 mesi viene registrato a 402.670 unità.
BOLLETTINO VACCINI: IL ‘NODO” SUL LAVORO
Mentre l’impegno del Governo a proseguire la campagna di somministrazione della terza dose prosegue, da oggi entrano in vigore le ultime regole anti-Covid sulla quarantena mentre dal 10 gennaio vi entreranno quelle sull’estensione del Super Green Pass (solo vaccinati e guariti) a praticamente tutte le attività fuori casa non essenziali e non lavorative. Per ora, visto che il Governo in realtà sta già ragionando di porre l’obbligo di Green Pass rafforzato anche al lavoro nel prossimo Cdm convocato il 5 gennaio 2022: dopo la forte opposizione di Lega e M5s negli ultimi due Consigli dei Ministri, l’intento dell’ala rigorista della maggioranza pone il Premier Draghi verso la quasi totale convinzione di porre questo ultimo passo che avvicina sempre più il nostro Paese all’obbligo vaccinale. Nell’ultima circolare pubblicata dal Ministero della Salute in merito a «l’Aggiornamento sulle misure di quarantena e isolamento in seguito alla diffusione a livello globale della nuova variante Voc Sars-CoV-2 Omicron (B.1.1.529)”, il direttore generale Prevenzione del Ministero della Salute Giovanni Rezza scrive: «I primi dati sull’efficacia dei vaccini nei confronti della variante Omicron di Sars-CoV-2 suggeriscono che sarebbe in grado di ridurre l’efficacia dei vaccini nei confronti dell’infezione, della trasmissione e della malattia sintomatica, soprattutto in chi ha completato il ciclo di due dosi da più di 120 giorni. La terza dose riporterebbe tuttavia l’efficacia dei vaccini a livelli comparabili a quelli contro la variante Delta, conferendo una buona protezione nei confronti della malattia grave».