Sono 46.506 le vaccinazioni effettuate in Italia finora, secondo l’ultimo aggiornamento risalente alle 17.45 di oggi, sabato 2 gennaio 2021. Confermato dunque l’andamento lento, visto che il precedente report, quello di ieri sera, parlava di 45.667 dosi iniettate. Probabilmente anche a causa del periodo festivo, è stato iniettato il 10% delle dosi disponibili, che ammontano a 469.950. Sono state consegnate all’Italia dalla Pfizer in diverse tranche dal 30 dicembre al 1° gennaio 2021. Siamo quindi molto indietro rispetto alla tabella di marcia. Lo segnala anche la Fondazione Einaudi, che aveva sollecitato il Governo alla pubblicazione di un sito con dati aggiornati e dettagli in merito alla campagna vaccinale italiana. Così è stato lanciato il sito “Report Vaccini anti Covid-19”. Una prima conquista per il monitoraggio delle vaccinazioni. Ed è proprio così che si comprende che per vaccinare solo la metà degli italiani in 10 mesi servono 60 milioni di inoculazioni (30 per due). Pertanto, bisognerebbe procedere alla media di 200mila vaccinazioni al giorno. Ma al momento non siamo neppure arrivati a quota 100mila vaccinazioni dal V-Day del 27 dicembre 2020.



BOLLETTINO VACCINI COVID: LAZIO AVANTI, LOMBARDIA INDIETRO

Dal 30 dicembre al 1° gennaio sono state consegnate all’Italia 469.950 dosi che non sono state ancora esaurite. La lentezza non è l’unica spiegazione. Molte Regioni, non avendo rassicurazioni in merito ai tempi delle consegne delle dosi, stanno facendo scorta da quelle ricevute per garantire la seconda iniezione alle persone vaccinate. In termini assoluti, comunque, la regione che ha vaccinato di più ad oggi è il Lazio con 9.692 somministrazioni, cioè il 21,2% della disponibilità. Al secondo posto c’è il Veneto con 6.041 somministrazioni, che corrisponde al 15,5%. Terzo posto per il Piemonte con 6.024 somministrazioni (15,7%). Ultimo posto per Valle d’Aosta, a quota 20 quindi 2%. Molto indietro la Lombardia, con 2.416 somministrazioni, solo il 3% delle 80.595 dosi ricevute. Fa meglio la Sicilia con 2.416 su poco più della metà di dosi ricevute rispetto ai lombardi. E così pure la Campania, a quota 3.111 somministrazioni su 33.870 dosi ricevute (9,2%). Delle dosi utilizzate, 40.942 sono state iniettate a operatori sanitari, 2.226 a personale non sanitario e 3.338 ad ospiti delle strutture residenziali.

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