Sono stati aggiornati i dati sul bollettino vaccini in Italia ma al momento – con gli aggiornamenti alle 15.58 – non si è visto un forte balzo in avanti in questo lunedì 11 gennaio: 654.362 persone vaccinate, circa 10mila in più rispetto alla serata di ieri con le dosi a livello regionale che risultano pressapoco le stesse. Lombardia sale al 45,3% delle somministrazioni (69.712 dosi effettuate), mentre la Campania rimane a 101,7% (con 68.138 somministrazioni), davanti all’87.9 del Veneto (68.504 dosi): il ritmo delle vaccinazioni ormai resta simile in tutte le Regioni, in attesa dei nuovi arrivi di Pfizer e Moderna nelle prossime 24 ore. Sono 52.716 gli operatori sanitari e sociosanitari, 86.863 personale non sanitario e 42.783 ospiti delle strutture residenziali.
Bollettino vaccini in Italia: aggiornamenti in tempo reale
IL BOLLETTINO IN TEMPO REALE
Sono in tutto 643.219 i vaccini somministrati in Italia dopo l’ultimo aggiornamento della scorsa notte nel bollettino nazionale in attesa dei nuovi dati caricati in giornata, prosegue con velocità più sostenuta la campagna di vaccinazione anti-Covid nei giorni in cui arrivano in Italia le prime dosi del vaccino Moderna (47mila) e altre 470mila da Pfizer. La Campania ha esaurito le dosi di vaccino in suo possesso, tanto da andare addirittura “oltre” iniziando ad utilizzare anche la “sesta dose” contenuta all’interno di un’unica fiala: al 101,7% la regione di De Luca guida la “classifica” della campagna vaccinale, seguito da Umbria (90,7%), Veneto (87,9%), Lazio (75,7%).
Risale velocemente la Lombardia che con 67.851 vaccini somministrati raggiunge in pratica il medesimo numero della Campania, ma con una percentuale ovviamente inferiore (44,1%) per la popolazione presente. Intervistato da Sky Tg24 nel merito, il Governatore Attilio Fontana spiega «Non c’è un ritardo, questa non è una gara a chi arriva prima, anzi chi arriva prima rischia di trovarsi in difficoltà. Noi abbiamo raggiunto un accordo con il commissario Arcuri secondo cui dovremo finire il primo giro di vaccinazioni entro il 28 gennaio, e il 28 gennaio lo finiremo. Poi dovremo fare il richiamo». Dei 643mila totali, 518.150 sono sanitari vaccinati, 83.394 personale non sanitario e 41.675 ospiti delle Rsa.
VACCINI IN ITALIA: L’APPELLO PER FARE PIÙ IN FRETTA
A livello mondiale invece, l’Italia prosegue su buoni livelli la campagna vaccinale anche se con numeri decisamente inferiori ai primi come Cina (9 milioni di vaccinati), Usa (6,69 mln), Israele (1,81 mln), UK (1,32 mln) e Russia (800mila vaccinati). L’Italia precede invece Germania, Danimarca, Francia e Messico anche se tutte con dati aggiornati tra il 2 e l’8 gennaio scorso. Sul profilo delle dosi vaccinate per 100 persone, l’Italia (1,06 su 100) viene “battuta” da Israele (20 su 100), Usa, Danimarca e Uk, mentre si ritrova davanti a Germania, Cina, Russia, Francia e Messico.
Tornando nei nostri confini, è giunto stamane al Governo l’appello lanciato dal direttore scientifico del Centro ricerche e studi Altamedica di Roma, Claudio Giorlandino, per velocizzare le pratiche delle vaccinazioni nelle prossime settimane: «L’attuale campagna vaccinale necessita, oltre di una capillarità sul territorio, di una organizzazione qualificata al fine di poter coprire, nel minor tempo possibile e senza rischi per la salute, tutta la popolazione. Per questo ci si chiede: perché non affidare i vaccini anche ai laboratori di analisi cliniche, dotati di risorse umane e strumentali necessarie per affrontare la somministrazione ed eventuali reazioni avverse?».