Scopriamo insieme il bollettino vaccini anti covid con tutti i dati aggiornati ad oggi, lunedì 11 luglio 2022. Dopo le ore 6:00 il ministero della salute ha reso pubblici tutti i nuovi numeri riguardanti la campagna di vaccinazione di massa nel nostro Paese, che non accenna a ingranare, ormai immobile da diversi mesi. Complice una “saturazione” del popolo Si Vax e una sensazione di minor pericolosità del virus, le inoculazioni giornaliere sono scese di molto rispetto allo scorso inverno, portandosi ad una media di 50mila ogni 24 ore.



E proprio di questa cifra è aumentato, rispetto al bollettino vaccini covid di ieri, il totale delle somministrazioni, portandosi a quota 138.4 milioni in totale. Le quarte dosi, il secondo booster destinato a fragili e anziani, è invece a quota 971.121, mentre le terze dosi somministrate sono state in totale 39.8 milioni, pari all’83.5 per cento della platea. Infine i dati riguardanti gli italiani immunizzati e coloro con una sola dose, rispettivamente pari a 48.6 e 800mila.



BOLLETTINO VACCINI COVID OGGI 11 LUGLIO: LOCATELLI E IL SECONDO BOOSTER

E nella giornata di ieri è tornato a farsi sentire il professor Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità nonché ex coordinatore del Cts, parlando della situazione covid ed anche dei vaccini, ed in particolare della quarta dose: “Nessuna intenzione di lasciare libero il virus – ha spiegato l’autorevole medico al Corriere della Sera – in questa situazione epidemiologica non mi sembra neppure il caso di ipotizzarlo. Studi autorevoli dimostrano che anche gli asintomatici contribuiscono alla sua diffusione”. Locatelli ha parlato anche dell’uso delle mascherine: “Indossarle, specie le FFP2, quando raccomandato e indicato negli spazi chiusi, sui mezzi di trasporto pubblici e anche all’aperto in presenza di assembramenti, è una scelta di difesa per sé stessi e per gli altri”.



Chiusura dedicata proprio ai vaccini, e al secondo booster: “La circolazione virale è aumentata – rileva -, l’occupazione dei letti nelle aree mediche e, in minor misura, nelle rianimazioni è cresciuta. Le agenzie europee Ema e Ecdc, inserendosi nel solco tracciato dall’Italia (che già offriva il secondo richiamo a ultra 80enni e a 60-79enni con patologie concomitanti) si sono orientate a indicarla ai 60enni, anche sani, e a tutti i fragili in ogni età”.