Appuntamento classico con il bollettino vaccini covid di oggi, giovedì 11 novembre 2021. Subito dopo le ore 6:00 di questa mattina, sono stati aggiornati i vari numeri della campagna vaccinale in Italia, a cominciare dal dato principale, quello riguardante il numero di persone immunizzate, ovvero, coloro che hanno completato il ciclo vaccinale con due dosi o il monodose Janssen (il vaccino di Johnson & Johnson). A riguardo il nuovo report certificato oggi dal ministero della salute e dell’istituto superiore di sanità, segnala 45.2 milioni di italiani, pari all’83.8 per cento del totale della popolazione vaccinabile over 12.
Per quanto riguarda il numero di dosi somministrate, invece, il totale è salito a quota 91.4, dato che nelle precedenti 24 ore è cresciuto di circa 200mila unità (qui il bollettino di ieri), ormai la media giornaliera da un paio di settimane a questa parte. Infine, per quanto riguarda le terze dosi, sono state somministrati 2.1 milioni di richiami, di cui 405mila dosi addizionali.
BOLLETTINO VACCINI COVID OGGI 11 NOVEMBRE: VISCO SUI VACCINI
E di vaccini ne ha parlato ieri anche Ignazio Visco, il governatore della Banca d’Italia, sottolineando il fatto che, la distribuzione disomogenea nel mondo dello stesso siero contro il coronavirus rappresenta senza dubbio un rischio nei confronti dell’economia globale. In occasione del suo intervento al Singapore Fintech Festival, tracciando i lavori del G20 a presidenza italiana, Visco ha spiegato: “La distribuzione diseguale dei vaccini in tutte le aree del mondo – parole riportate nella giornata di ieri da Skytg24.it – specialmente nelle meno sviluppate, resta un grosso fattore rischio per l’economia globale”.
Il numero uno di Bankitalia ha poi concluso e ricordato che: “le sfide più importanti che le nostre economie stanno attualmente affrontando continuano ad essere collegate alla pandemia e alle sue conseguenze dirette e indirette”. La pandemia di covid non sarà finita fino a che tutto il mondo non sarà immunizzato: in caso contrario ci sarà sempre il rischio di nuove varianti.