Anche oggi, giovedì 12 maggio 2022, andremo a fare il punto sulla campagna vaccinale di massa anti covid, grazie al nuovo bollettino vaccini pubblicato poco fa. Il numero totale di dosi somministrate è giunto ad oggi a quota 137.2 milioni, con un lieve incremento rispetto al bollettino di ieri pari a circa 50mila dosi. Si conferma quindi anche oggi l’immobilità nella vaccinazione, trend negativo che ormai prosegue da un paio di mesi a questa parte e che per ora non sembra voler essere invertito, nonostante i continui “alert” degli addetti ai lavori.
Di conseguenza proseguono a rilento anche le somministrazioni delle quarte dosi, giunte ad oggi a quota 173.131, mentre le terze dosi sono ferme e stabili da giorni a quota 39.4 milioni, pari all’82.6 per cento del totale dei vaccinati. In merito invece agli italiani con almeno una dose, il dato odierno segna quota 49.3 milioni, infine, per quanto riguarda le persone immunizzate, con almeno le prime due dosi, il dato è salito a quota 48.6 milioni.
BOLLETTINO VACCINI COVID OGGI 12 MAGGIO: IL COMMENTO DI BURIONI
Ed è tornato a sottolineare l’importanza dei vaccini il noto virologo Roberto Burioni, professore dell’università San Raffaele di Milano. Intervistato nella giornata di ieri dai microfoni del quotidiano La Stampa, ha spiegato: “La protezione dei vaccini anti-Covid attuali contro la malattia grave è solida”. Sulla quarta dose: “Prima di parlare di una quarta dose aggiornata per tutti bisogna avere i dati che funzioni meglio. In teoria potrebbe, ma non si può vaccinare in teoria per cui è presto. E poi bisognerà vedere aggiornata a quali varianti. La situazione è variabile. In Sudafrica sono apparse due sottovarianti, Omicron 4 e 5, che sembrano prendere il sopravvento e potrebbero reinfettare di piu'”.
Poi Burioni ha aggiunto e concluso: “I vaccini e la tecnologia a mRna che ci sta dietro sono stati una sorpresa inimmaginabile. Ancora oggi mi sorprendo della loro efficacia e sicurezza, per esempio negli anziani su cui non sempre i vaccini funzionano bene. Una volta per produrre i vaccini si davano degli ordini a delle cellule in dei bioreattori perchè producessero anticorpi – prosegue – Ora si possono dare direttamente alle cellule dei pazienti. Basta produrre l’mRna, ovvero l’ordine con la proteina del virus così che venga riconosciuta dal sistema immunitario. Esserci riusciti in maniera sicura apre una nuova era”.