Facciamo il punto sulla campagna vaccinale di massa anti covid in Italia, con il bollettino vaccini covid aggiornato ad oggi, lunedì 13 giugno 2022. Quella che inizia in data odierna si prospetta una settimana senza grandi aspettative in quanto a vaccinazioni, visto che le somministrazioni, come vi ricordiamo spesso e volentieri, sono ormai ferme da mesi, e almeno fino a settembre sembra impensabile una nuova impennata. Lo si capisce chiaramente confrontando il totale di dosi inoculate con quello del bollettino vaccini covid di ieri, leggasi 137.9 milioni, circa 50mila somministrazioni in più.



Il problema principale sta nelle terze e nelle quarte dosi: nel primo caso vi sono ancora diversi milioni di italiani scoperti, e in totale il primo booster è stati somministrato in 39.6 milioni di persone, pari all’83.14 per cento del totale. Nel secondo, invece, sono solo 788.356 le somministrazioni, nonostante a fragili e anziani siano ampiamente consigliate. Uno sguardo infine alle dosi di vaccino consegnate nel nostro Paese, un totale, anche in questo caso stabili, di 141.8 milioni di farmaci.



BOLLETTINO VACCINI COVID OGGI 13 GIUGNO: LO STUDIO DI CRISANTI

E nella giornata di ieri è tornato a parlare dell’efficacia dei vaccini anti covid, e non solo, il microbiologo Andrea Crisanti, voce autorevole in quanto a virus. E’ stato presentato uno studio che si chiama “Neutralising reactivity against SARS#CoV-2 Delta and Omicron variants by vaccination and infestion History” (“Reattività neutralizzante contro le varianti SARS- CoV-2 Delta e Omicron mediante vaccinazione e infezione”), realizzato sui cittadini di Vo’ Euganeo, il paese in Italia che per primo ha registrato un decesso per il covid. Si è voluto dimostrare che coloro che hanno fatto il virus e che sono stati poi vaccinati, hanno una protezione più alta rispetto al resto della popolazione.



«Questo studio – le parole di Crisanti al Fatto Quotidiano –conferma per la prima volta a livello scientifico ciò che per ora era solo probabile e ragionevole: l’immunità naturale è più duratura e neutralizza meglio il virus e le sue varianti. Omicron compresa, perché la maggior parte delle persone guarite, in questo momento, si è infettata con Omicron». E guardando al futuro, Crisanti conclude: «la vaccinazione va fatta solo a chi ne ha bisogno. Significa che, se mai ci fosse la necessità di fare una quarta dose anche ai minori di 80 anni non immunocompromessi o addirittura si profilasse una nuova campagna vaccinale in autunno, è bene sapere che l’immunità naturale è la più forte».