Il bollettino vaccini covid di oggi, venerdì 14 maggio 2021, fotografa la situazione vaccinale in Italia, decisamente rosea da ormai tre settimane a questa parte. Le somministrazioni hanno subito l’accelerazione annunciata da Figliuolo (e chissà che a breve non si arrivi ad un milione di dosi al giorno, così come spiegato dallo stesso Commissario), e fino ad oggi sono ben 25.9 milioni le dosi somministrate, così come si evince dall’aggiornamento di stamane fornito dal ministero (+ 500.000 circa, qui il report di ieri). Gli immuni, coloro che hanno già ricevuto sia la prima dose che quella di richiamo, sono invece saliti a quota 8 milioni, mentre le donne vaccinate sono 14.5 milioni a fronte di 11.3 milioni di uomini.



In totale in Italia sono state consegnate 29.583.060 di dosi di cui 19.988.280 di Pfizer/BioNTech, altre 6.668.880 di AstraZeneca, o meglio, Vaxzevria, quindi 2.5 milioni di Moderna e le restanti 342.800 dosi firmate Janssen, il vaccino di Johnson & Johnson, l’ultimo approvato in ordine di tempo. Infine, per quanto riguarda le categorie, sono saliti a quota 6.7 milioni gli over 80 vaccinati, seguiti dai 5 milioni di fragili e caregiver.



BOLLETTINO VACCINI COVID OGGI 14 MAGGIO: IN LOMBARDIA RIAPRONO VACCINAZIONI A SCUOLA

E a proposito di campagna di vaccinazione, la Lombardia, una delle regioni che meglio si sta comportando in Italia, ha riaperto le somministrazioni per il personale scolastico, una mossa in ottica ovviamente anno 2021-2022: “Le vaccinazioni al personale scolastico riprendono a ritmi serrati – le parole dell’assessore all’istruzione di Regione Lombardia Fabrizio Sala, riportate ieri da Skytg24.it – sia per coloro che devono fare la prima dose sia per quelli che devono fare il richiamo. Questo ci permette di accelerare la copertura vaccinale di docenti e dell’intero personale scolastico, in modo da ridurre sempre di più i rischi di contagio all’interno delle scuole”.



Quindi Sala ha aggiunto e concluso: “Con questa possibilità – ha aggiunto l’assessore Sala – vogliamo garantire al personale scolastico di concentrarsi su esami e scrutini in un anno particolare e difficile per tutti, posticipando così la seconda dose per evitare problematiche legate alla didattica e alla chiusura dell’anno scolastico”.