BOLLETTINO VACCINI ANTI-COVID OGGI 14 SETTEMBRE
Puntualissimo, il Ministero della Salute ha diffuso anche oggi mercoledì 14 settembre i dati relativi all’andamento della campagna vaccinale. Il bollettino vaccini mostra una crescita nel numero di somministrazioni molto più consistente rispetto al giorni precedenti: il totale delle inoculazioni è salito a 140.504.324, quasi 22.000 in più rispetto a ieri. Come vedremo, si tratta di un aumento trainato soprattutto dal secondo booster.
Ma procediamo con ordine. Secondo il bollettino sui vaccini del Ministero, il 91,54% della popolazione italiana con un’età superiore a 12 anni ha ricevuto almeno una dose. Rispetto a ieri, questo dato è un aumento di circa 300 persone per un totale di 49.428.761. Invece, il 90,17% degli italiani ha completati il ciclo vaccinale primario, che prevede due dosi: tradotto in numeri, si tratta di 48.686.198 soggetti, poche centinaia in più rispetto al bollettino di ieri. Se a questi numeri aggiungiamo anche le persone che hanno contratto l’infezione e ne sono guarite, l’Italia supera i 50 milioni di cittadini immunizzati contro il Covid, raggiungendo il 93,69% della popolazione. Dando un’occhiata ai numeri della terza dose booster, infine, sale all’84,11% la percentuale di italiani immunizzati con la dose addizionale.
BOLLETTINO SOMMINISTRAZIONI, LOCATELLI: “NUOVI VACCINI SONO ULTERIORE VANTAGGIO”
Il bollettino vaccini del Ministero della Salute mostra un costante incremento nella somministrazioni delle quarte dosi, uno degli argomenti principali con l’avvicinarsi dell’autunno. Sale a 722.155 il numero di soggetti immunocompromessi che hanno ricevuto la quarta dose, un +0,6% che porta la percentuale al 20,91%. +8.000 dosi anche per le persone fragili: ben il 17,32% di loro è stato immunizzato con la seconda dose di richiamo. Il ruolo fondamentale della vaccinazione torna sotto i riflettori con l’avvicinarsi della stagione fredda e il ritorno dell’influenza.
“Fondamentale in questa fase è conferire ulteriore protezione rispetto al rischio di sviluppare malattia grave o di morire – spiega Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità, sentito da Avvenire – In questo, i vaccini finora esistenti avevano già mostrato grande efficacia e ci si aspetta che un ulteriore vantaggio possa essere offerto dai nuovi vaccini”. E li raccomanda in particolare alle “persone a rischio”, quali “over 60 o a chi presenta un’alterazione della risposta immunologica, a chi soffre di fibrosi polmonare, ai diabetici, a chi ha problemi cardiaci seri”.