Il bollettino vaccini covid di oggi, 15 novembre 2021, è stato puntualmente comunicato questa mattina. Poco dopo le ore 6:00 è giunto il consueto aggiornamento da parte del ministero della salute e dell’Iss, l’istituto superiore di sanità, il report con tutti gli ultimi dati ufficiali sulla campagna di vaccinazione in Italia. Il numero più importante continua ad essere quello degli immunizzati, gli italiani che hanno già completato il ciclo vaccinale con le due classiche dosi o il monodose di Johnson & Johnson, e che ad oggi sono arrivati a quota 45.4 milioni, per una percentuale pari all’84.1 per cento del totale della popolazione vaccinabile over 12.



Un nuovo piccolo passo quindi verso quel 90 per cento di immunità che secondo gli addetti ai lavori potrebbe garantire una certa tranquillità al nostro Paese. Nel contempo non si placano le terze dosi, ad oggi in totale 2.5 milioni per quanto riguarda i richiami, di cui 480mila addizionali. Numeri che hanno fatto crescere nelle scorse 24 ore il totale di inoculazioni a quota 92.1 milioni, per un incremento di circa 100mila unità rispetto a ieri (qui il precedente bollettino).



BOLLETTINO VACCINI COVID OGGI 15 NOVEMBRE: DI MAIO SU VACCINO E GREEN PASS

E di vaccini contro il covid ne ha parlato nella giornata di ieri anche il ministro degli esteri Luigi Di Maio, che intervenendo in occasione del congresso nazionale di Confimprese Italia, ha ribadito l’importanza del green pass e delle terze dosi: “Uno dei primi a farsi la terza dose, come sempre a dare l’esempio, è stato il presidente della Repubblica Mattarella. E’ un segnale che dà a tutto il Paese di continuare a fidarsi della scienza”, per poi aggiungere: “Dobbiamo avere fiducia nella scienza”.



Quindi l’ex capo del Movimento 5 Stelle ha spiegato: “Quando prendiamo decisioni su vaccini e green pass molto tempo prima è perché stiamo guardando il comparato degli altri Paesi e capiamo qual è il rischio. Non ci possiamo permettere neanche il rischio di ipotizzarlo il peggio”, riferendosi alla perdita di pil pari all’8% registrata l’anno scorso a causa della pandemia di covid.