Superata quota 27 milioni di vaccinati in Italia con gli ultimi aggiornamenti del bollettino in tempo reale del Governo: alle ore 6.13 il report redatto dalla struttura commissariale anti-Covid segnala 27.011.116 dosi di vaccini effettuate, con 8.475.672 persone che hanno completato l’intero ciclo vaccinale (il 14, 30% della popolazione) e 229.766 italiani che hanno invece ricevuto il vaccino monodose (Johnson & Johnson); nella giornata di sabato sono state vaccinate 510.265 persone in tutte le Regioni d’Italia.



Il bollettino nazionale vede ancora la Lombardia in testa come regione più virtuosa nella campagna vaccinale, forte dei 4.667.612 dosi somministrate ai propri cittadini (il 91,9% di quelle ricevute): seguono il Lazio con 2.597.845 (87%), Campania con 2.455.971 (90,7%) e Veneto con 2.282.267 (93,5%). Più di 6 milioni gli over 80 vaccinati, 5,8 milioni i 70enni, 5,1 i 60enni, 3,6 i 50enni, 5,4 i caregiver o soggetti fragili. «A giugno succederà che per la prima volta gli arrivi di vaccini in un mese supereranno i 20 milioni di dosi e si potrà dare ancora più velocità ad una campagna che ha già superato i 26 milioni di somministrazioni, quando a marzo prima del piano in corso eravamo ben al di sotto dei 5 milioni», così spiega il commissario all’emergenza Francesco Paolo Figliuolo, intervistato dal Messaggero.



VACCINI COVID, IL PUNTO DI FIGLIUOLO

A giugno con più vaccini la campagna nazionale potrebbe essere così finalmente espressa con «maggiore regolarità ed anche incrementata, grazie a nuovi punti vaccinali già oggi ne abbiamo più di 2500 cioè mille in più rispetto a marzo – e anche al contributo più esteso dei medici di medicina generale, delle farmacie e delle aziende che hanno messo a disposizione delle Regioni i loro spazi e strutture». Ad oggi l’88% degli over 80 ha ricevuto il vaccino ma occorre fare ancora di più per le fasce over 60, conclude Figliuolo, «così poi da agire con forza sui giovani». Intanto ieri il report Iss-Ministero della Salute sui vaccini in Italia (dati 27 dicembre-3 maggio) ha dato risultati molto positivi e rassicuranti: a 35 giorni dall’inoculazione della prima dose si nota una riduzione dell’80% dei contagi, del 90% dei ricoveri e del 95% dei morti. «Questi dati «confermano l’efficacia delle vaccinazioni e della campagna vaccinale», spiega il Presidente Iss Silvio Brusaferro, rilanciando la campagna ora con maggiore velocità. Delle persone vaccinate il 61% ha ricevuto almeno una dose Pfizer, 31% AstraZeneca e 7% Moderna, 1% per il monodose Johnson & Johnson. Come ha spiegato oggi il coordinatore Cts Franco Locatelli al Corriere della Sera, altro elemento positivo riguarda l’effetto delle riaperture nel Paese che per il momento non ha sollevato aumenti significativi di contagi o ricoveri: al netto di ciò, per il momento di togliere le mascherine non è ancora in discussione «oggi la scelta non è ipotizzabile. Verrà comunque il tempo in cui potremo abbandonare le mascherine e riprendere ad abbracciarci».

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