Facciamo il punto sulla campagna vaccinale in Italia con il bollettino vaccini covid di oggi, sabato 17 aprile 2021. Come da dati ufficiali comunicati dal sito del governo, sono 14.6 milioni le dosi somministrate fino ad oggi, mentre gli immuni, coloro che hanno già ricevuto la prima dose e quella di richiamo, sono al momento 4.3 milioni. In Italia sono state consegnate fino ad oggi 17.3 milioni di cui 11.8 di Pfizer/BioNTech, 1.3 milioni di Moderna, e 4.1 di Vaxzevria (AstraZeneca).



Le donne vaccinate sono 8.5 milioni, mentre gli uomini sono 6.1; bene il dato sugli over 80, che hanno superato quota 5 milioni, mentre il personale sanitario ha superato le 3.1 milioni di unità vaccinate. Da segnalare anche le 1.1 milioni di unità del personale scolastico, e i 610mila ospiti delle residenze per anziani. Nel frattempo continuano i dibattiti del mondo scientifico sui possibili casi di trombosi associati al vaccino (qui le dichiarazioni del professor Remuzzi), e nel contempo si ipotizza la possibilità di una terza dose obbligatoria.



BOLLETTINO VACCINI COVID OGGI 17 APRILE, IL COMMENTO DEL PROF BASSETTI

Matteo Bassetti, professore del San Martino di Genova e membro della task force della regione Liguria, è comunque convinto che la campagna vaccinale proseguirà senza intoppi nei prossimi mesi, e l’Italia riuscirà a raggiungere la tanto desiderata immunità di gregge per l’autunno: “Se saremo bravi a somministrare il vaccino al 70%, o magari anche più – le sue parole rilasciate ai microfoni di Orizzonte Scuola – della popolazione entro l’autunno, potremmo sperare in un autunno tranquillo, dove avremmo dei casi dovuti alla stagionalità del virus, che però non metteranno in difficoltà il sistema sanitario. Saranno ospedalizzati, torneranno a casa loro dove li cureremo, faremo i monoclonali e via così, questo per dire che in qualche modo abbiamo imparato la lezione. Diverso è se non saremo in grado di vaccinare il 70/75% della popolazione. Su questo punto però sono fiducioso, Figliuolo sta lavorando molto bene, anche se da una parte mancano dosi e dall’altra ci sono alcune regioni che procedono lentamente e quindi bisognerebbe uniformarsi tutti a numeri che definirei importanti”.

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